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Italia, Sconcerti: «Leggera deriva presa da Barella…»

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Il giornalista Mario Sconcerti ha parlato dei problemi dell’Italia, puntando il dito anche contro Barella

Il giornalista Mario Sconcerti, sulle pagine del Corriere della Sera, ha analizzato i problemi dell’Italia di Roberto Mancini puntando il dito anche contro Nicolò Barella.

«Piccola deriva di alcuni giocatori fondamentali. Il primo è Immobile che è generoso, ma non c’entra niente con questa squadra. Immobile ha bisogno di profondità. Non ha il fisico né il tempo per il gioco da piccola area. Sa fare benissimo altre cose. Il secondo problema viene da una leggera deriva presa sia da Jorginho che da Barella. In un momento di condizione precaria e contro un avversario che sa solo correre, la mancanza di fisicità si nota molto. Non giocano male, giocano meno, e nessuna squadra si potrebbe permettere queste variazioni. Meglio Locatelli che ha il lancio di prima, un gioco più evidente nello spazio, ma che non pareggia lo squilibrio attuale del centrocampo. Il peso del gioco cade così solo sugli artisti finali, sui loro triangoli, i loro scatti, i loro dribbling, cioè la parte più difficile del calcio. Non ci si può però salvare solo pensando che siamo troppo pieni di quel che abbiamo vinto. Basterebbe guardarsi da fuori, pensare che non siamo campioni d’Europa: vedremmo una buona squadra con qualche limite, quello che eravamo anche prima. Oggi manca drammaticità all’azione, manca la buona recita, stiamo soltanto giocando per quello che sappiamo, che è tanto ma non sempre basta. Quando poi hai un rigore, devi segnarlo. Il calcio svolta in queste cose molto più che con l’intelligenza».

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