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Italia, la critica di Sconcerti: «Barella sembrava chiedersi chi fosse e dove andasse»

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Il giornalista Mario Sconcerti ha puntato il dito contro la prestazione di Nicolò Barella in Italia-Bulgaria

Il giornalista Mario Sconcerti, sulle pagine del Corriere della Sera, ha analizzato il pareggio dell’Italia contro la Bulgaria punzecchiando anche Nicolò Barella.

«Quando sono così tanti gli errori commessi da giocatori che di solito non sbagliano, vuol dire che si sono abbassate le difese, si gioca dentro un’aria condizionata, senza più atmosfera. Capita spesso dopo un trionfo. Dopo il Mondiale nell’82 facemmo un’amichevole all’Olimpico contro la Svizzera a fine settembre: era una celebrazione, perdemmo 3-0. Detto che non è troppo importante, è giusto in serate sottili chiedere di più anche a Jorginho. Non ha giocato un pallone negli ultimi venti metri, si è tenuto tutto il facile. Così così Barella, come si chiedesse da solo chi sono e dove vado. Diciamo che non eravamo in condizione. Non dimenticando di andare subito a rintracciare la vecchia voglia di vivere calcio che è stata la vera spinta per vincere». 

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