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Inzaghi saluta la Lazio, la lettera d’addio: «È stata la scelta più complicata della mia vita»

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Simone Inzaghi dice addio alla Lazio e lo fa attraverso una lettera pubblicato sul Corriere dello Sport

Simone Inzaghi, prima di cominciare la sua avventura all’Inter, dice addio alla sua Lazio, la squadra che lo ha visto crescere prima come calciatore e poi come allenatore. E lo fa attraverso una lettera pubblica sul Corriere dello Sport.

«Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi altri 22 anni da quel momento, metà della mia vita. Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie né le lacrime. Non dimentico le vittorie, né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo da parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile e non lo è tuttora voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, una settimana. Ci vorrò tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano una con l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello. I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarmi ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica s’intende. Non le ho mai fatte. Il biancoceleste per me resterà solo amore. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la mia squadra del cuore. Allo stesso tempo però sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato su questa nuova avventura con l’Inter. Ma voi, tifosi e amici e compagni, mi mancate e mi mancherete e volevo farvelo sapere. Non sono uno di molte parole ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni e più i miei problemi escono dal cuore».

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