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Inzaghi a DAZN: «Dato un segnale forte. E miglioreremo ancora»

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Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN nel post partita di Roma-Inter: le sue dichiarazioni

Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN nel post partita di Roma-Inter: le sue dichiarazioni

MESSAGGIO – «Abbiamo fatto una grandissima partita dando un segnale forte. Non era la prima partita giocata bene, siamo riusciti a vincere in casa di una squadra che non aveva praticamente mai perso».

PARTITA – «Ho la fortuna di allenare giocatori importanti, ho fatto partite in grandissima emergenza e nessuno se ne è accorto, questo è un grande segnale per me, penso a giocatori come D’Ambrosio che ha fatto molto bene. Anche la Roma aveva delle assenze, purtroppo giocando così tanto capita. Ora vediamo come sta Correa, Lautaro non stava bene e non mi andava di perderlo ed è troppo importante per me. Speriamo di recuperarlo per martedì»

INFORTUNI- «Stiamo pagando un conto salato come altre squadre, però bisogna andare avanti»

GIOCATORI – «La fortuna di avere giocatori importanti è evidente, oggi per esempio non è entrato Gagliardini che tre giorni fa è stato tra i migliori in campo. Cerco di utilizzare i migliori, l’importante è coinvolgere tutto».

MOVIMENTO – «Ho dei giocatori di grande qualità, ma la mobilità nel calcio di oggi è molto importante. Ho calciatori con queste caratteristiche e cerchiamo di sviluppare il movimento ogni giorno di più nel corso degli allenamenti».

BEL CALCIO – «Penso che sono tanti anni che le mie squadre giocano in un determinato modo. Anche con la Lazio divertivamo e giocavamo bene, stavamo facendo bene prima del Covid, non erano risultati casuali e scontati. Ora ho avuto la fortuna di venire in questa grandissima squadra, abbiamo perso giocatori forti ma non ci siamo abbattuti. Adesso stiamo crescendo di partita in partita ma ero sereno anche quando eravamo a dieci punti. Tre rigori sono stati fatali e non ci siamo persi d’animo, stiamo crescendo e non abbiamo fatto ancora nulla».

RITORNO A ROMA – «Tornare all’Olimpico per me non è normale, è stato il mio stadio negli ultimi 21 anni. Questa era una partita importantissima che aveva perso solo il derby in casa. I miei ragazzi sono straordinari e cercano di seguire me e il mio staff in tutto quello che facciamo».

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