Hanno Detto
Inzaghi a DAZN: «Squadra stanca, ma mostrato orgoglio. Mandato un messaggio importante»
Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN nel post partita di Sassuolo-Inter: le sue dichiarazioni
Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN nel post partita di Sassuolo-Inter: le sue dichiarazioni
CAMBI – «Penso che abbiamo approcciato bene la gara, poi ci siamo disuniti e abbiamo sbagliato tanto tecnicamente. Nel secondo tempo siamo partiti bene ma volevo spinta, c’era stanchezza e si è visto. La squadra però è rimasta lucida, ha orgoglio e vuole vincere. Adesso facciamo la sosta, ci alleniamo con i 6-7 che rimangono e poi torniamo nel migliore dei modi»
ATTACCO – «Ho Correa che arriva da un infortunio importante e voleva esserci anche a Kiev. Sta tornando Sanchez, Lautaro e Dzeko hanno bisogno di tirare il fiato, quando saremo completi lo faranno. I cambi ci hanno aiutato tanto, compreso D’Ambrosio che ha fatto gli ultimi 7-8 minuti nel migliore dei modi».
PANCHINA DZEKO – «A tutti quanti farebbe la panchina, sono calendari infattibili però dobbiamo abituarci ed è il calcio d’oggi. E’ molto difficile, l’allenatore è qua per questo, per cercare di capire chi ha bisogno di riposo e scegliere».
DIFESA DA REGISTRARE – «Penso che possa essere sia un problema fisico che tattico, se vedi le partite del Sassuol quando difendono lasciano sopra 4 calciatori importanti. Potevamo fare meglio su qualche preventiva, ma si può migliorare».
RIMONTE – «Preferirei andare qualche volta in vantaggio, è capitato a Verona, a Firenze, con la Dea e stasera. E’ già successo 4 volte, dobbiamo lavorare su questo fattore, siamo noi che dobbiamo dare lo schiaffo agli avversari per primi».
CALHANOGLU – «Sono contento, deve crescere lui come tutti quanti. Ha alternato ottime partite ad altre meno, sabato ha fatto benissimo, stasera ha sofferto un pochettino il loro pressing. Da qui alla fine ci darà tantissimo».
SMS AL CAMPIONATO – «Abbiamo mandato un messaggio importante, la squadra vuole rimanere ai vertici e non molla. Guardare le altre mi sembra prematuro, noi dobbiamo guardare noi stessi e poi vedremo che succederà».