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Inzaghi a Dazn: «Ringrazio Zhang, è stato un ottimo presidente. Il soprannome demone? Fa piacere, scudetto che…»

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L’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, dopo il pareggio ottenuto contro la Lazio si è espresso così prima della festa scudetto

Intervenuto ai microfoni di Dazn al termine di Inter Lazio, Simone Inzaghi ha parlato così.

INDICAZIONI PRIMA DELL’INTERVISTA? – «Stavo chiedendo, ci sono i miei figli che non vedono l’ora di entrare in campo. insieme a me si godranno questo spettacolo con questo pubblico meraviglioso che si è meritato lo scudetto».

FESTA – «E’ stato bellissimo, è dal 22 aprile che festeggiamo. Ci hanno fatto una festa incredibile. Dopo il Torino, milioni di interisti… è stato bellissimo ed emozionante. Io avevo vinto uno scudetto da calciatore ed era stato bellissimo, ora l’ho rivinto da allenatore ed è una grandissima soddisfazione».

COSA CONSIGLIO A CHI VUOLE FARE L’ALLENATORE? – «Che ci vuole tanta passione, che non è semplice e bisogna avere la fortuna di andare a lavorare in società serie, come io l’ho avuta alla Lazio e all’Inter. Insieme, prima e adesso ci siamo tolti grandi soddisfazioni».

ZHANG E FUTURO – «I tifosi possono stare tranquilli? Assolutamente sì. ieri ero con Marotta, Ausilio e Baccin. Penso che abbia già parlato il direttore. Io posso solo ringraziare Zhang, è sempre stato un ottimo presidente. Mi ha sempre supportato e sopportato, è stato di grandissimo aiuto. Io posso solo dire grazie all’organizzazione che ho trovato in questi 3 anni qui all’Inter».

EMOZIONI? – «Diciamo che dal 22 aprile ho mollato, mi sono gustando questi giorni e le feste che ci hanno tributato questi magnifici tifosi. Sono stato più in famiglia, una volta che abbiamo raggiunto la vetta il pedale sull’acceleratore lo abbiamo tutti un po’ mollato. Non è sempre facile lasciare le problematiche fuori, io tante volte il lavoro me lo porto a casa. ho la fortuna di avere una moglie che mi supporta. Il nome demone? Ormai ci siamo abituati, fa piacere. Al di là del soprannome è il rapporto che si è instaurato con questi tifosi. Ci è voluto un po’ di tempo come in tutte le cose, c’è stima reciproca».

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