Hanno Detto
Inzaghi a DAZN: «Abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo. Ringrazierò sempre la Lazio che mi ha dato l’opportunità di allenare»
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria dell’Inter del 20° scudetto nel derby
Un emozionato Simone Inzaghi parla così a DAZN al termine di Milan Inter e della vittoria del 20° scudetto da parte dei nerazzurri.
EMOZIONI E RINGRAZIAMENTI – «E’ una bellissima sensazione, abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo con tante persone. Ci sono tanti protagonisti, penso ai miei giocatori, alla società che ci è sempre stata vicina, al presidente che non è qui con noi ma c’è sempre stato. Il pensiero va alla mia famiglia, a mia moglie Gaia, ai miei figli, ai miei genitori. Tante volte non riesco a lasciare il lavoro fuori di casa, ma loro son stati fondamentali per me».
PARTITA – «E’ stata una partita combattuta, corretta, sdispiace per gli ultimi 5 minuti che è diventata nervosa. Abbiamo giocato bene e tenuto bene il campo. Nel primo tempo potevamo fare un gol in più, ma siamo molto, molto contenti».
CRESCITA – «Tutti i giorni ci si impegna per cercare di migliorarsi. Se penso al mio primo anno, alla partita col Real Madrid, s’intravedeva già qualcosa di buono. Abbiamo una grandissima condivisione. Acerbui? Ho insistito tanto per portarlo qua, sapevo che ci avrebbe dato una grandissima mano. Li ho fatti allenare sotto al diluvio, e stasera sono stati quei particolari che hanno fatto la differenza».
SIPARIETTO – «Thuram, Lautaro e Pippo Inzaghi, chi lascio in panchina? Magari gioco col 4-3-2-1, così giocano tutti. Magari per una volta lascio Mkhitaryan riposa»
LAZIO – «E’ stato un bellissimo percorso alla Lazio. mi hanno dato la grandissima possibilità di cominciare ad allenare. Ricordo il campionato sospeso per covid, e ce lo saremmo giocati fino alla fine. Eravamo in un momento importante. La Lazio voleva proseguire il rapporto, io avevo qualcosina che mi diceva di cambiare. Qualcosa che mi diceva che dovevo venire all’Inter. Con Marotta avevo lavorato alla Sampdoria, Ausilio e Baccin li conosco da anni, sono persone molto competenti. Zanetti lo conoscevo da avversario e sapevo che persona fosse. Quando ci sono stati i momenti difficili si è fatto parlare chi doveva parlare, non ho nessun sassolino ma solo da far vedere tanti trofei conquistati grazie ai miei splendidi giocatori».
FESTEGGIAMENTI – «Ora festeggio coi giocatori, ma abbiamo ancora il campionato da finire. E’ giusto godercelo perchè abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo, quindi ce lo gusteremo. Ho la fortuna di lavorare con Piero, Baccin e Marotta, che stanno lavorando per far migliorare la squadra sapendo che avremo dei paletti che ogni tanto potremmo superare».