Inzaghi a Sky: «C’è delusione. Barella-Lukaku? Cose di campo che non dovrebbero succedere»

Inzaghi commenta ai microfoni di Sky Sport il pareggio a reti bianche tra Inter e Sampdoria. Le parole

Un pareggio a reti bianche che rallenta la corsa al secondo posto. L’Inter nonostante venticinque tiri (solo cinque, però, in porta) non riesce a passare a Marassi contro la Sampdoria. Le parole rilasciate dal tecnico piacentino a Sky Sport

VENTICINQUE TIRI – «Sicuramente. C’è delusione, volevamo vincere e non abbiamo sottovalutato il match giocando con ordine. Il risultato doveva essere diverso per quanto creato, ci penalizza»

SCUDETTO – «Dobbiamo guardare noi stessi. Venivamo da tre vittorie consecutive senza prendere gol, c’erano ottimi segnali. Il risultato ci delude tantissimo come giusto che sia ma abbiamo trovato una Samp organizzata che ha corso tanto e ci ha chiuso gli spazi. Noi dovevamo essere più bravi nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione»

ATTEGGIAMENTO – «Dovevamo finalizzare meglio, sicuramente. Nessuna parata di Audero? C’è stata quella su Acerbi… Ma a parte quello c’è delusione per i tre punti mancati; tanti tifosi erano venuti a incitarci. Mi prendo la prestazione ma non posso essere contento, dovevamo chiudere il primo tempo in vantaggio»

LUKAKU – «Bene, ha fatto molte sponde e ci ha tenuti alti. Magari se angolava il primo tiro sarebbe stato importantissimo. Sono contento della sua prestazione, poi è andato calando ma nel secondo tempo ci eravamo allungati un po’ prendendo qualche ripartenza. Quindi ho pensato di toglierlo per Dzeko»

BROZOVIC – «Sta tornando, ha lavorato bene. Ho pensato di inserirlo dall’inizio poi è entrato a gara in corso. Abbiamo avuto qualche problemino con Gosens, Dimarco si è allenato solo nella rifinitura. Speriamo di averli a disposizione sabato e contro il Porto»

BARELLA – LUKAKU – «Sì. Sono cose da campo che non dovrebbero succedere, ma è successo a fine primo tempo. Poi si sono seduti uno di fianco all’altro, sono grandissimi amici. Sono cose di campo che non vorrei mai vedere»