Inter, Zanotti rincorre un sogno sulle orme di Zanetti: il suo rendimento in Primavera

In casa Inter, Mattia Zanotti ha trovato un inaspettato esordio stagionale nell’ultima gara di campionato contro il Lecce

L’Inter è da sempre fucina di talenti: uno dei più chiacchierati al momento è Mattia Zanotti. Il classe 2003 ha trovato il suo esordio stagionale con la prima squadra dell’Inter domenica contro il Lecce, subentrando a Gosens al 91′. L’esordio in assoluto era già arrivato durante la scorsa stagione, il 12 dicembre del 2021, contro il Cagliari (match vinto dai nerazzurri per 4 a 0). Già in quell’occasione, seppur per pochi scampoli di partita, il giovane si mise in mostra con un assist sfiorato per Alexis Sanchez (il tiro del cileno si infranse sulla traversa).

Le sue caratteristiche

Mattia Zanotti è un calciatore estremamente duttile: nasce come terzino destro, ma può fare anche l’esterno destro di centrocampo ed all’occorrenza anche la mezzala. I tifosi dell’Inter rischiano di vivere un vero e proprio déjà-vu, ma meglio porre subito un freno ai paragoni: per caratteristiche tecniche e tattiche sembrerebbe somigliare parecchio a Javier Zanetti. Anche la somiglianza tra i due cognomi potrebbe essere uno strano scherzo del destino. Quest’ultimo, il destino, è ancora tutto nelle mani del giovane terzino che ha ancora tutto da dimostrare per la propria carriera. Era stato lui stesso, in passato, a voler placare i paragoni con il grande capitano dell’Inter: «Zanetti? Il mio idolo è sempre stato lui, ma ovviamente non possiamo fare un paragone».

Il rendimento stagionale in Primavera

Tra l’altro Zanotti il capitano della Primavera lo ha anche fatto (e quando gioca continua a farlo): lo era con più continuità fino allo scorso anno, adesso la fascia è passata sul braccio di Alessandro Fontanarosa (anch’esso spesso integrato in prima squadra da Inzaghi). Le sue presenze stagionali quest’anno non sono state molte con la squadra di Cristian Chivu: 9 in Campionato Primavera 1, 1 in Coppa Primavera e 5 in Youth League. Frutto della richiesta di Simone Inzaghi di volerlo spesso e volentieri con sé, anche soltanto per la panchina. Il caso della Youth League testimonia l’importanza che il calciatore ha anche per Chivu: il tecnico rumeno lo ha impiegato in 5 partite su 7 totali, tutte giocate dall’inizio e con la fascia da capitano al braccio. Soltanto due le partite saltate: la prima, contro il Barcellona, in quanto era stato convocato in prima squadra, la seconda, contro il Bayern Monaco, perché squalificato per somma di ammonizioni.