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Nuova Champions solita Inter, ma c’è una novità rispetto al passato

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Il cammino dell’Inter di Simone Inzaghi in Champions League inizia con una sconfitta, ma c’è una novità rispetto al passato

Nuova Champions League, solita Inter che torna a casa con zero punti. Una sconfitta che fa malissimo ma – sia chiaro – non pregiudica nulla in ottica qualificazione agli ottavi. La zampata di Rodrygo (ancora tu) all’89′ regala immeritatamente i tre punti al Real Madrid e suona come una vera mazzata per un’Inter che sembrava aver trascinato in porto uno 0-0 che sarebbe stato molto diverso da quello con cui nel dicembre scorso era terminata la Champions di Conte. Allora, contro uno Shakhtar a dir poco catenacciaro, era finita con l’iconico salvataggio di Lukaku sul colpo di testa a botta sicura di Sanchez nell’assalto finale. A San Siro ieri sera si è vista tutt’altra partita.

Si è vista un’Inter capace di giocare alla pari con una delle più nobili squadre europee. Anzi, a larghi tratti la formazione di Inzaghi ha dominato il match, andando più volte vicino al vantaggio. Come sostenuto da Brozovic nel post partita, se a fine primo tempo i nerazzurri fossero stati avanti di tre reti, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Handanovic e compagni hanno dato vita per 60 minuti ad un’ottima prova sotto tutti i punti di vista: tecnici, tattici e fisici. Poi – certo – il calo fisiologico si è fatto sentire e nella ripresa le merengues hanno schiacciato i nerazzurri nella propria metà campo, costringendoli a lanci lungi per l’isolato Dzeko.

L’unica grande colpa forse è stata quella di non sfruttare le nitide opportunità da gol create attraverso il gioco, che possono costare caro nell’economia di una partita contro un grande avversario. Giusta l’amarezza e la delusione che si respirava nello spogliatoio nerazzurro a fine match, ma questo non deve rappresentare un freno per le ambizioni nerazzurre, anzi, deve essere un stimolo per il futuro. Perché c’è una grande novità nell’Inter di Simone Inzaghi: questa squadra se la può giocare con l’élite del calcio europeo e al momento è l’unica cosa davvero importante.

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