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Inter Milan, il PENSIERO di Albertini: «Nerazzurri FAVORITI, il giocatore CHIAVE può essere LUI»

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Inter Milan, il PENSIERO di Albertini: «Nerazzurri FAVORITI, il giocatore CHIAVE può essere LUI» Le parole dell’ex centrocampista

Intervistato dalla Gazzetta dello SportDemetrio Albertini ha parlato così di Inter-Milan:

PAROLE – «Il derby vale tre punti come qualsiasi altra partita, ma, non nascondiamolo, ha un valore speciale. L’ho giocato in quattro città diverse (anche a Roma, Madrid e Barcellona, ​​ndr), ma per me il vero derby è quello di Milano. Sono cresciuto a Milano, da tifoso rossonero, e affrontare l’Inter ha sempre avuto un fascino particolare. L’Inter è la favorita? Sì. Senza dubbio. Cosa ha l’Inter in più del Milan? La consapevolezza che è cresciuta nel tempo grazie al duro lavoro e alla comprensione reciproca. L’Inter dà l’impressione di una grande coesione, che non deriva solo dalla tattica e dalla qualità tecnica, ma anche dal feeling nello spogliatoio. I risultati rispecchiano quanto visto sul campo: non c’è stata una partita che meritavamo di vincere e che non abbiamo vinto. I tifosi lo aspettano con preoccupazione visto quanto visto finora, mentre per i giocatori di Fonseca è l’occasione per dimostrare il loro valore e invertire la tendenza. Chi può essere il giocatore chiave dell’Inter? Lautaro, finora bloccato e sottotono, mi preoccupa: vorrà riscattarsi contro il Milan per ‘ripartire’ la stagione. E per il Milan? Forse Leao , che aspettavamo che dimostrasse continuità. Nessuno mette in dubbio le sue qualità, ma la sua prestazione è stata troppo incostante. Speriamo che il derby sia una partita ‘in salita’ per lui e non ‘in discesa’. Non gli stiamo chiedendo di trascinare la squadra o di essere il leader, solo di fare la differenza. Per raccogliere i frutti di un allenatore che mette in atto uno stile di calcio così diverso dal suo predecessore, ci vuole tempo. Tuttavia, vedendo lo spirito in campo, ho i miei dubbi. Speriamo che le cose cambino nel derby. E pensare che quando ha sostituito #Conte qualcuno ha detto che Simone non era un vincente… Ha fatto un percorso importante e ha costruito una squadra che si è consolidata nel tempo. L’Inter può avere una partita no, ma è forte. C’è sempre speranza: da tifoso, credo che i giocatori attuali non vogliano essere ricordati come quelli che hanno perso il settimo derby di fila e hanno fatto la storia… dalla parte sbagliata. Mi piace Ibra nel suo ruolo di ‘capo’? Ora abbiamo capito il suo ruolo. Ha assunto le sue responsabilità e, con la sua personalità, può avere un impatto anche fuori dal campo. Quali derby mi piacerebbe giocare? Tutti. Non mi manca il calcio, ma mi manca il derby. Se il calcio unisce tutte le classi sociali, il derby ci fa tornare tutti bambini».

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