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Inter, Marotta sentenzia: «Dispiace per Arnautovic. Sullo scudetto…»

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L’ad dell’Inter Beppe Marotta ha parlato a margine della vittoria contro l’Empoli, con un focus sull’infortunio di Arnautovic

Ai microfoni di Radio Anch’Io Sport, l’ad nerazzurro Beppe Marotta parla così della vittoria conquistata dallInter sul campo dell’Empoli. Le sue parole su Arnautovic e sui temi caldi del momento.

ARNAUTOVIC- «Sicuramente dispiace, si era inserito bene: credo molto nella duttilità dei giocatori. Sono certo che Inzaghi troverà il giusto rimedio. Sono fiducioso, sicuramente andremo avanti con questo organico».

RIVALI SCUDETTO- «Lo scudetto, ce lo insegnano le statistiche, è spesso appannaggio delle stesse squadre: annovero Milan, Juventus, Napoli, Atalanta, Roma, Lazio. Diciamo che attorno a queste squadre bisogna identificare la vincitrice. Ho notato grandi miglioramenti anche della Fiorentina, ma ci si restringe a queste squadre»

RINNOVO DIMARCO- «Sono molto contento per lui perché rappresenta un grande senso di appartenenza. Siamo orgogliosi di questo. Dal punto di vista del valore è in continua crescita e credo possa ancora migliorare. Ci vedremo con il nostro ds Ausilio e vorrei si parlasse di prolungamento più che di rinnovo perché significa che si trova la quadra su valori come l’appartenenza. Massimo rispetto per Federico»

CHAMPIONS– «Bisogna dare atto che la Real Sociedad non è una squadra cuscinetto ma è molto forte, soprattutto in casa è molto aggressiva e ha tecnica. Avevamo di fronte un avversario ci ha dato fastidio, Inzaghi poi ha attuato un po’ di turnover sfruttando giocatori che non avevano mai giocato insieme. Abbiamo pagato lo scotto. Va letta in positivo la reazione che c’è stata nel secondo tempo e l’aver agguantato il risultato che ci trovava sotto. Questo è l’aspetto da esaltare della nostra trasferta»

MERCATO ARABO- «L’effetto di questo nuovo scenario dobbiamo ancora valutarlo bene, per ora abbiamo perso in competitività perché gli arabi hanno preso giocatori che non erano in prepensionamento. Il rischio grosso è che ci si impoverisca, anche a livello economico per la vendita dei nostri diritti tv. Apparentemente c’è stato un beneficio finanziario vendendo, perché abbiamo portato a casa soldi, ma bisogna mettere dei limiti ai trasferimenti per tutelare il patrimonio tecnico»

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