Hanno Detto
Inter, la conferenza stampa di Inzaghi: «Champions? Confido nella squadra. Tra Lukaku e Dzeko…»
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, al Media Day, ha rilasciato qualche dichiarazione tra campionato e finale di Champions League
Le parole di Simone Inzaghi al Media Day sulla stagione dell’Inter: tra campionato e finale di Champions League.
CAVALCATE TRA SFORZI E LAVORO – «Ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno. È stato un percorso con tante insidie, quando ho recuperato tutti ho avuto la possibilità di avere rotazioni più profonde. Penso che l’Inter abbia fatto grandi cose».
CITY – «Devo essere sincero, ieri ci ho pensato di più, abbiamo lavorato tanto sul City. E poi aggiungo la sera del ritorno col Milan: sapevamo quello che il derby si portava dietro, valeva una stagione. Adesso sto iniziando a pensare di più al City».
PRONOSTICI – «Non sono bravissimo nelle percentuali, incontreremo la squadra più forte del mondo, hanno vinto 5 volte la Premier negli ultimi 6 anni. Dovremo essere attenti a fare la partita. Hanno un allenatore che ha segnato il calcio moderno, c’è un prima e dopo Guardiola».
LUKAKU O DZEKO – «Non ho deciso lì, non ho deciso a metà campo, non ho deciso in difesa: in questo momento, come negli ultimi due mesi, ho la possibilità di scegliere. È la miglior cosa che un allenatore possa avere: negli ultimi due mesi ho potuto alternare giocatori o schierarne altri che nei primi cinque mesi non avevo avuto. Mancano ancora quattro allenamenti e la rifinitura di Istanbul: un allenatore può avere tante idee, ma spesso le cambia. Non ultima contro il Torino: la sera pensi una cosa, la mattina vedi qualcosa che ti fa cambiare idea».
DIFFERENZE RISPETTO AL 2010 – «Fu fatta un’impresa, è ciò che cercheremo di fare sabato. Ma le considero entrambe un’impresa, nel caso in cui dovesse accadere. È dal giorno che il Manchester ha battuto il Real che si sta dicendo ciò, ma il calcio è bello per questo, nel calcio non sempre vince chi è favorito. Dovremo essere bravi ad indirizzare gli episodi nel modo giusto, sarà quello che farà la differenza».