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Serena sorprende: «Lautaro o Vlahovic? Da un mese a questa parte…»

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Aldo Serena ha rilasciato un’intervista nella quale dice la sua sui due bomber di Inter e Juve, Lautaro e Vlahovic, confrontandoli

Con queste parole sulle colonne del Corriere dello Sport, Aldo Serena, doppio ex di prestigio di Inter e Juve, parla di Lautaro e Vlahovic.

DIFFERENZE LAUTARO VLAHOVIC – «Alle doti tecniche Lautaro abbina una freddezza sorprendente, una forza mentale che ha amplificato diventando capitano sia con le azioni sul campo sia con le parole fuori dal campo. Vlahovic invece ha una determinazione incredibile, una voglia di migliorarsi che l’ha portato a riemergere».

MARGINI DI MIGLIORAMENTO – «Da un mese Vlahovic ha cominciato ad andare a segno con più frequenza ed è più rilassato, ma deve acquisire tranquillità in area. Per essere spietato davanti alla porta deve ritrovare la serenità di Firenze, tensioni e nervosismi non ti aiutano a restare concentrato sulle azioni».

LAUTARO«All’Inter Lautaro ha alle spalle il centrocampo ideale, un reparto con la capacità tecnica di imbeccare subito il primo movimento. Infatti il pallone gli arriva con celerità e precisione. Poi l’argentino è bravo a dare l’esempio, essendo ormai un capitano a tutti gli effetti».

VLAHOVIC – «Per lui è più complicato perché alla Juve c’è un centrocampo di interditori e incursori, ma non di costruttori. In questo senso Yildiz può aiutarlo tanto. Il turco sa come uscire dal dribbling e piazzare subito l’imbeccata giusta. Se i due in allenamento lavorano
sul feeling possono togliersi grandi soddisfazioni. Chiesa, con il giusto equilibrio in
campo, può contribuire a formare un terzetto interessante».

SEGRETO DI VLAHOVIC – «Per un certo periodo Dusan aveva smesso di fare il contromovimento o di cercare la profondità, ma adesso avendo a fianco una pedina con quelle
caratteristiche (Yildiz) sa che deve crederci sempre. Non deve smettere di farsi trovare pronto».

CRESCITA DI LAUTARO – «Ormai si sta completando del tutto. Il gol di Firenze ci ha tolto ogni dubbio sui deficit che aveva sui colpi di testa. L’ha messa dentro nonostante fosse molto
avanti rispetto al primo palo, dando non troppa forza e indirizzando il pallone al punto giusto.
Un altro passo in avanti potrà farlo migliorando la precisione nei tiri dalla distanza».

SFIDA MENTALE – «È sempre una partita nervosa, ricca di tensioni e difficilmente bella. Sono curioso di vedere la reazione di Vlahovic a un ambiente così ostile. Nella prossima e in tutte le altre dovrà dimostrare di aver raggiunto un solido equilibrio mentale».

SCONTRO DECISIVO PER LO SCUDETTO – «La Juve non deve perdere e l’Inter proverà ad allungare, ma con giudizio. Mi aspetto una partita equilibrata, intensa, con diversi scontri fisici e poche occasioni da rete. La stagione si deciderà più avanti, tornerà la Champions e tenere certi ritmi in partite di alto livello non è semplice».

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