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Inzaghi a Sky: «15 punti tra noi e la Juve, il destino è nelle nostre mani. Frattesi? Ecco perchè non è entrato»
Simone Inzaghi ha parlato dopo la vittoria conquistata dalla sua Inter contro il Genoa nella 27^ giornata di Serie A
Ecco le dichiarazioni rilasciate da Simone Inzaghi a Sky, dopo la vittoria dell’Inter contro il Genoa.
PARTITA – «Abbiamo messo 15 punti tra noi e la Juventus in 33 giorni, abbiamo il destino nelle nostre mani. Dobbiamo restare concentrati, ci sono due mesi ora con tante partite ravvicinate. Ci prepareremo nel migliore dei modi. Va fatto un ringraziamento a questi ragazzi: nel 2024 hanno fatto 12 partite in 50 giorni, vincendole tutte. Dobbiamo però guardare avanti, al Bologna».
FRATTESI – «E’ andato a scaldarsi ma non si sentiva completamente libero. E’ stato intelligente e maturo, sapeva che avevamo bisogno di gente che stesse bene. Quando ha cominciato a scaldarsi ha preferito non rischiare: mancano 4 giorni a Bologna e vedremo di portarlo con noi».
ASLLANI – «Va fatto un elogio ad Asllani, che non ha giocato tantissimo ma è stato preziosissimo e si è allenato sempre al massimo. Tre partite in una settimana non semplici. Gli voglio fare un applauso pubblicamente, è stato bravissimo. Speriamo che Frattesi e Calhanoglu possano recuperare per Bologna, avrò bisogno di tutti»
ROTAZIONI – «Dobbiamo continuare così, lavorando come stiamo facendo. I ragazzi sanno quali sono i nostri obiettivi. In campionato non dobbiamo mollare un centimetro. Le rotazioni? Me lo dicono il campo e gli allenamenti».
INTER COME UNA RED BULL – «Ho parlato un mese fa di Arnautovic e Sanchez: leggo e sento tutto, anche che siamo stati paragonati a una Red Bull ora. Ma non era una Red Bull ad agosto, lo è diventata grazie a questi giocatori, a questa società e a questi magnifici tifosi. E’ il lavoro che ci ha fatti arrivare qui, ma dobbiamo continuare così. Arnautovic e Sanchez non sono una sorpresa per me. Poi, chiaramente, Thuram e Lautaro hanno trovato grandi numeri, ma in queste partite se non avessi avuto loro non sarebbe stato così semplice.
Cosa c’è della Red Bull in questa Inter? Il lavoro quotidiano dello staff e dei giocatori, con una società che è sempre con noi e che ci aiuta anche nelle minime cose. Abbiamo un gran gruppo e dobbiamo continuare così. Abbiamo già vinto la Supercoppa Italiana e raggiunto il Mondiale per Club, giocheremo nel migliore dei modi anche in campionato e Champions League. Arbitri? Ho fatto 300 in Serie A, di partite ne ho viste tante: siamo fortunati qui in Italia. Dobbiamo crescere e aiutare gli arbitri, non ci possiamo lamentare di loro»