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Inter, sono cinque i giovani nerazzurri nel mirino di Inzaghi

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Simone Inzaghi, neo tecnico dell’Inter, avrebbe messo nel mirino cinque calciatori della Primavera di Chivu

L’Inter guarda con interesse al futuro. Da sempre il settore giovanile dei nerazzurri è tra i più importanti d’Italia e non solo. Anche il neo tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi, si è accorto del valore di diversi calciatori. Sul sito gazzetta.it è stato fatto un riepilogo dei cinque calciatori che sarebbe finiti nel mirino dell’ex allenatore della Lazio:

ILIEV – Il giovane bulgaro ha nel dribbling e nella progressione palla al piede le armi migliori. A queste unisce una spiccata propensione agli inserimenti e la padronanza dei tempi di gioco. Lo staff di Chivu dovrà lavorare soprattutto sull’aspetto fisico, ancora acerbo e bisognoso di muscoli, ma il talento la tecnica hanno già convinto. Abile con entrambi i piedi, in ottica prima squadra può tornare utile soprattutto come attaccante esterno o come alternativa al duo Calha-Sensi. Nel primo anno a Milano agli ordini di Madonna ha registrato progressi costanti, dando ragione alla dirigenza nerazzurra che un anno fa lo soffiò alla concorrenza dell’Ajax. Quest’anno il ragazzo punta a farsi trovare pronto in caso di chiamata da parte di Inzaghi.

CASADEI – Ravennate classe 2003, il ragazzo ha collezionato sei reti nella scorsa stagione, la terza nel settore giovanile nerazzurro. Ordinato e tatticamente disciplinato, Casadei è un centrale polivalente in grado di ricoprire un po’ tutti i ruoli in mezzo al campo, anche se il ruolo prediletto è quello di centrale puro in una mediana a tre o a quattro. Sto arrivando! farsi valere anche nelle vesti di mezzala d’inserimento e nel 3-5-2 di Inzaghi potrebbe fare le veci di tanto di Barella e Calhanoglu quanto di Brozovic.

SANGALLI – Stesso discorso per Mattia Sangalli, un anno più grande di Casadei. Di origini milanesi, ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile nerazzurro fino alla Primavera. Anche lui è un centrocampista centrale che predilige agire in una mediana a tre o a quattro, ma nel suo caso spiccano le doti in fase di contenimento e costruzione. In linea teorica, sarebbe l’ideale sostituto di Brozovic, perché si trova a proprio agio a giocare davanti alla difesa.

MATJAZ  Mancino classe 2004, Matjaz è l’acquisto più caro dell’ultimo mercato estivo destinato a rinnovare il vivaio. Nato in Slovenia, è arrivato dalla Spal in cambio di 500 mila euro e ha attirato l’attenzione della dirigenza per le spiccate doti atletiche e fisiche. Dall’alto dei suoi 190 centimetri, Matjaz può essere all’occorrenza una valida alternativa a De Vrij o a Bastoni spostato sul centro-sinistra, perché mancino come il difensore azzurro.

HOTI – Molto simile a Matjaz è il compagno di reparto nato a Uster e dotato di doppia nazionalità (kosovara e svizzera). Centrale destro classe 2003, Hoti è sbarcato a Milano a gennaio 2020 dopo essere cresciuto nelle giovanili dello Zurigo, i cui ha compiuto tutta la trafila dall’U16 all’U18. Nulla da invidiare agli attuali centrali a disposizione di Inzaghi quanto a doti fisiche, visti i suoi 191 centimetri che lo rendono pressoché insuperabile nel gioco aereo. Ma Hoti ci sa fare anche con i piedi ed esibisce una buona agilità a dispetto delle lunghe leve. Nel suo caso, può costituire una buona alternativa a De Vrij e soprattutto a Skriniar.

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