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Inter, Dzeko attore principale finora: ma contro le big il bosniaco non basta
Il bosniaco non è solo il goleador da inizio stagione, però è anche il regista offensivo da cui dipende la maggior parte delle occasioni create
Avanti a tutto Dzeko, o quasi. Tra l’Inter e il bosniaco è stato amore a prima vista, perché il centravanti di Sarajevo ha immediatamente assunto un ruolo centrale sia nell’economia della manovra che in termini realizzativi grazie a sette reti in 12 presenze in campionato, con una media gol di tutto rispetto superiore a 0,5. Eppure non basta, per lo meno non sempre.
L’analisi s’impone, come riporta Gazzetta.it, perché finora l’Inter ha steccato in tutti e quattro gli scontri diretti disputati finora, almeno a livello di risultato. Sì perché, nonostante un gioco spesso dominante e propositivo, i nerazzurri hanno raccolto tre pareggi con Atalanta, Juventus e Milan, mentre con la Lazio è arrivato il primo k.o. stagionale. Ma poco si può imputare a Dezko. Il bosniaco ha infatti garantito il medesimo rendimento esibito nelle altre giornate di campionato, tanto in termini realizzativi quanto di partecipazione al gioco: cinque centri in otto partite contro le “piccole” e due reti nei quattro scontri diretti, ma non solo.
La costanza di rendimento del bosniaco è certificata dal numero di tiri, di occasioni create e di tocchi in area avversaria, tutti indicatori in cui il bosniaco primeggia sia che si parli di scontri accessibili sia che si tratti di sfide di cartello. Dzeko, infatti, guida anche le statistiche relative alle partite contro Atalanta e Juve, quando (oltre al gol) ha sfornato il maggior numero di conclusioni (rispettivamente cinque e quattro) e fatto registrare la maggior quantità di palloni giocati nell’area avversaria (otto contro i bergamaschi e sette contro i bianconeri).