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Inter, domani arriva Inzaghi: tante scelte da fare ma la priorità resta l’esterno
Domani Simone Inzaghi sarà a Milano e giovedì inizierà il lavoro ad Appiano Gentile: tante scelte da fare con una priorità
Simone Inzaghi è pronto a sbarcare sul pianeta Inter. Domani il tecnico sarà a Milano, mercoledì sarà presentato insieme a Marotta e infine giovedì dirigerà il primo allenamento da nuovo allenatore dell’Inter. Il piacentino potrà iniziare a modellare la sua creatura dal vivo, con parole, opere e qualche indirizzo di mercato, Il dopo-Hakimi è il tema del momento, ma va accompagnato con attente valutazioni sulla rosa a disposizione.
L’obbligo di ridurre il costo del lavoro e la necessità di chiudere la sessione con un maxi-utile da 70 milioni imporrà anche altre cessioni oltre l’esterno marocchino: quali dipenderà anche dai primi giorni di un lungo ritiro ad Appiano (prima amichevole il 17 a Lugano). La palla passa, quindi, al tecnico: dal fragile e talentuoso Sensi all’enigma Pinamonti, tanti saranno subito sotto la lente del tecnico.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport due su tutti staranno vicini a Simone per digerire al meglio questo cambiamento: il vice Massimiliano Farris è il primo scudiero, mentre il preparatore Fabio Ripert inizierà a lavorare sui muscoli. I tanti big impegnati tra Euro e Coppa America arriveranno a fine mese, ma il gruppo sarà comunque già robusto tra giocatori che serviranno in stagione, rientri dai prestiti e giovani di valore.
A guidare la truppa campione di Italia l’uomo che ha alzato la coppa a fine maggio: Samir Handanovic, il capitano chiamato a un ultimo giro di giostra. Alle sue spalle, Radu e Cordaz: Alex in quei campi è cresciuto un po’ come Dimarco. Freschi di rinnovo, Kolarov, Ranocchia e D’Ambrosio, poi ecco Gagliardini e Darmian, chiamati a più alte responsabilità. Convocati alle 9 di giovedì anche molti calciatori rientrati dai prestiti: Dalbert e perfino la coppia con la valigia Nainggolan Joao Mario, in attesa di risolvere i casi con Cagliari e Benfica. Occhi puntati poi sui tanti baby di talento, da Vanheusden a Pirola, da Agoumé a Salcedo.