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Zoff: «L’Inter gioca meglio dell’Atletico? Non cominciamo con queste storie!»

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Dino Zoff ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’Inter, chiamata al confronto in Champions League con l’Atletico: le parole

Dino Zoff ha parlato di entrambi i suoi ex allievi Inzaghi e Simeone, ora tecnici di Inter e Atletico Madrid.

ALLENATORI – «Direi di sì. Adesso sembra facile dirlo, ma già più di 20 anni fa si intravedevano in loro doti importanti. Simeone per età era più pronto, ma pure Simone era sempre molto attento e sul pezzo. Aveva quella curiosità che poi ti porta ad allenare».

INZAGHI – «Inzaghi sta facendo grandi cose con competenza ed equilibrio. È diventato bravissimo».

SIMEONE – «Per ruolo Simeone era un organizzatore: giostrando a centrocampo doveva gestire il gioco; mentre Inzaghi era più concentrato sugli ultimi venti metri per andare in gol».

SOMIGLIANZE – «Sono entrambi molto realisti nell’ambito sportivo e tecnico. Sanno essere decisi e concreti. Diego combattente, Simone equilibrato».

INTER SPETTACOLARE – «Non cominciamo con queste storie. Lo sport significa vincere. Non conosco squadre che giocano bene e perdono, per me chi perde non gioca bene. Per conseguire la vittoria ognuno sfrutta le doti della rosa a disposizione. L’intelligenza di un allenatore è sapersi adattare ai propri calciatori. Simone e Diego sono bravissimi nel farlo, ognuno con le proprie armi».

LAUTARO – «Il Toro è straordinario, ma non c’è solo lui. L’Inter è forte in tutti i reparti: hanno un grandissimo centrocampo, una difesa molto solida e anche un portiere bravo come Sommer, che ha dimostrato grande affidabilità».

OBLAK – «Non amo le classifiche, certamente lo sloveno è uno dei migliori. Parliamo di un numero uno di grandissimo rendimento».

CALHANOGLU REGISTA – «Si, ma Calha non gioca solo davanti alla difesa. Si muove a tutto campo e va oltre il ruolo che avrebbe sulla carta. È un centrocampista totale».

PRONOSTICO – «L’Inter ce la può fare. I nerazzurri hanno buone possibilità e qualcosa in più dell’Atletico, dove pesa l’assenza di Morata».

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