Hanno Detto

Guarin RACCONTA: «Litigai con Mazzarri, la Juve mi voleva ma io… Il derby? Vince l’Inter, ovvio. Sono ancora INNAMORATO di quei colori»

Pubblicato

su

L’ex centrocampista dell’Inter, Fredy Guarin, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del derby tra i nerazzurri e il Milan di stasera

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport in occasione di Inter Milan, Fredy Guarin racconta le emozioni dei derby vissuti sulla sua pelle e ritorna sul suo periodo in nerazzurro.

EMOZIONI DA DERBY – «Ricordo il boato di San Siro. Io, un ragazzo colombiano cresciuto coi nerazzurri nel cuore, che fulmino Diego Lopez e regalo tre punti alla mia squadra. Quei colori sono stati la mia vita, ne sono ancora innamorato».

COSA RAPPRESENTA ZANETTI? – «Un esempio. Il bello è che tutt’oggi, a distanza di un decennio, mantiene sempre quel maledetto ciuffo di lato, mai scomposto. Sono sicuro che quando avrà cent’anni sarà uguale. Fu il primo ad accogliermi quando arrivai in Italia».

COME FU L’IMPATTO? – «Ricordo la neve e una temperatura sottozero di 10 gradi. Il cruscotto della macchina segnava la cifra e rimasi basito. Io arrivo da Oporto, quindi immaginerà… grandi spiagge, sole, un vento leggero. Quando sbarcai in Italia andai a fare le visite mediche a Como e le montagne avevano le cime innevate. ‘Ma dove diamine sono capitato…’, pensai».

DESCRIVERE IL DERBY CON UNA PAROLA? – «Cuore. Inter-Milan ferma l’Italia. Ho ancora diversi amici nerazzurri e rossoneri. Milano mi è rimasta nel cuore».

MAZZARRI – «Un insegnante. Uno dei migliori mai avuti. Con lui maturavi molto e lo facevi attraverso un dialogo costante. È uno di quelli che ti dà uno schiaffo, in senso metaforico, ma ti fa capire come mai te l’ha dato. Litigammo un paio di volte in modo serio. La più importante in occasione dello scambio mancato con Vucinic nel 2014…».

COSA SUCCESSE? – «Mazzarri voleva Vucinic, ma io spinsi fino alla fine per restare. A quei tempi mi davano del traditore, ma io non volevo lasciare l’Inter. Non fu un bel momento, ma fa parte della vita. Alla fine, comunque, rimasi all’Inter e ne fui davvero felice. Non sarei mai andato alla Juventus».

LA JUVE MI AVEVA CERCATO GIÀ NEL 2012? – «Sì, quando ero al Porto avevano quasi chiuso l’affare, ma io scelsi l’Inter. E non mi sono mai pentito. Il giorno in cui lo scambio saltò parlai faccia a faccia con i dirigenti e gli spiegai mia volontà».

COME FINISCE IL DERBY? – «Vincerà l’Inter, è ovvio. La seguo sempre e tifo per il ventunesimo scudetto. È la squadra più forte d’Italia. Vorrei tornare a San Siro e salutare i tifosi. Mi mancano, e spero sia lo stesso anche per loro».

Exit mobile version