Hanno Detto
Flachi: «Inter? Attenta al Napoli per lo scudetto. Così Lautaro ha superato la crisi e sul mercato nerazzurro dico…» – ESCLUSIVA
Francesco Flachi in esclusiva per Internews24, ecco come Lautaro ha superato la crisi di gol, il pensiero sullo scudetto ed il mercato nerazzurro
La lotta scudetto in Serie A è arrivata ad una possibile chiave di volta. Con l’Inter chiamata al derby contro il Milan, il Napoli protagonista in casa della Roma e l’Atalanta che sfiderà un Torino in gran forma, resta da chiedersi come potranno mutare gli equilibri del campionato al termine della settimana appena iniziata. Considerando inoltre l’avvento della fase più dura delle competizioni europee.
Ne abbiamo parlato quest’oggi con Francesco Flachi, tra i bomber più prolifici e rappresentativi del panorama calcistico italiano a cavallo tra gli anni 90 e i primi 2000. La sua intervista in esclusiva a InterNews24.
Buongiorno Francesco Flachi, iniziamo da una considerazione personale. C’è qualcosa che l’ha particolarmente colpita di questa prima parte di stagione?
«Sono rimasto particolarmente attratto da questa lotta scudetto. C’è molto equilibrio tra le prime tre accreditate – Atalanta, Inter e soprattutto Napoli – e poi quelle successive. Non c’è quel distacco che abbiamo visto negli ultimi anni, quindi potrà essere un campionato con delle sorprese e questo può far bene al calcio italiano. Avere più squadre che possono puntare a obiettivi importanti fa bene al calcio italiano»
Ha citato Atalanta, Inter e Napoli, ma ha una favorita in questo trittico?
«Ma…guarda, tutte e tre hanno la possibilità di vincere lo scudetto. L’Atalanta ha due squadre (con la panchina), l’Inter ha grandi giocatori e ha imparato a gestire le fatiche mentali e fisiche delle partite europee. E poi c’è il Napoli, che io vedo leggermente in avanti. L’assenza delle competizioni europee può incidere. Il Napoli ha tutta la settimana a disposizione per allenarsi e per prepararsi, su questo aspetto sull’Inter e l’Atalanta può avere un vantaggio importante in campionato»
Quindi, da ex calciatore, ci dice che partecipare o non giocare le coppe europee può avere un tale effetto?
«Assolutamente si! Dal punto di vista fisico come quello mentale. Mantenere quei ritmi e quella concentrazione non è facile. Quando hai una settimana intera per gestire…hai un lunedì, un martedì e un mercoledì che puoi gestire anche con meno pressione. Rispetto ad una squadra che naturalmente il mercoledì è già impegnata»
A proposito della sua esperienza come grande attaccante. E’ rimasto sorpreso della crisi (poi superata) di gol di Lautaro Martinez con l’inter?
«Intanto è il primo vero momento di grande difficoltà che ha superato. E questo nella carriera di un giocatore ci può stare. Però penso che abbia dimostrato veramente di essere un grande calciatore e non solo perchè fa gol, ma anche per come si è messo a disposizione dei compagni e della squadra. Il capitano deve essere bravo a pensare anche ai compagni e non solo a sé stesso. Lui i gol li ha sempre fatti, bisognava aspettare solo che trovasse la giusta fiducia. E come si dice per un attaccante quando ritrovi il gol ritorna poi tutta l’energia e quella lucidità sotto porta»
Passiamo ora al calciomercato, possono mutare gli equilibri dopo la sessione invernale? L’Inter potrebbe non inanellare colpi…
«A prescindere, l’Inter è ‘chiamata’ a prendere grandi campioni perché nell’Inter ci giocano grandi campioni (ride, ndr). Ma non è facile naturalmente comprare questi campioni a metà campionato. Quest’anno in ogni caso è un mercato un po’ diverso, non è un mercato solo di riparazione, si sono aggiunti dei valori importanti in Serie A. Il Milan ha preso Walker dal Manchester, la Juve tre giocatori ottimi (Kolo Muani, Alberto Cosata e Renato Veiga ndr). Il Napoli sembra vicino a Garnacho dallo United. Quindi, secondo me, sicuramente qualche cosa in più rispetto al girone di andata le avversarie possono avere guadagnato»
La mancanza di acquisti dell’Inter potrebbe essere per certi versi un vantaggio? Non andando a scavalcare equilibri già rodati?
«Delle volte sì, andare a prendere o non prendere un calciatore può influire. I giocatori dell’Inter poi ormai si conoscono bene, giocano a memoria. Delle volte andare a intaccare può creare qualche problema. Ma non penso sia il caso dell’Inter…tra i nerazzurri gli esterni sono forti, la difesa pure, gli attaccanti – sia primi che i secondi – anche. E se penso al centrocampo con Zielinski, Frattesi, Barella etc etc…trovarne di più forti non è per nulla facile»
Sotto Napoli, Inter e Atalanta faticano Juve e Milan. E’ sorpreso da tali difficoltà?
«Sicuramente sì, visto le aspettative. Però penso che a gennaio la Juve come dicevo potrebbe aver fatto un passo avanti importante con gli ultimi tre acquisti arrivati. Non me l’aspettavo, come non me l’aspettavo anche dalla Roma all’inizio. Ma il calcio è bello anche per questo, a volte delle società non vanno bene e lasciano spazio ad altre sorprese, come può essere la Fiorentina o la Lazio che possono inserirsi ed andare a creare problemi alle altre»
Concludiamo con uno sguardo verso la Nazionale. Dopo un europeo difficile ora Spalletti sembra aver ritrovato la giusta via, cosa si aspetta nel 2025 dagli azzurri?
«Beh…io penso che Spalletti stia facendo un grande lavoro ora. Dopo l’europeo ha riportato quell’entusiasmo che serviva alla Nazionale e all’Italia. L’Italia ha bisogno del calcio, l’uscita dai mondiali e l’eliminazione dagli ultimi europei avevano spento un po’ questo entusiasmo. Abbiamo tanti risultati positivi nell’atletica o nel tennis, ma il calcio si sà, è lo sport numero uno a livello nazionale e ci piacerebbe ritornare a dei livelli importanti. C’è bisogno di riportare quella voglia e quell’entusiasmo per la nazionale»
Si ringrazia Francesco Flachi per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.