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Donati dichiara : «L’Atalanta è il frutto di un lavoro che arriva da lontano, gioca a memoria. Sullo scudetto dico che…»

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Donati ha analizzato il momento di una big del campionato di Serie A, l’Atalanta. L’allenatore ha elogiato il lavoro di Gasperini e di tutto il gruppo

Donati, allenatore dell’Athens Kallithea, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha analizzato il momento dell’Atalanta che in questo momento precede l’Inter in classifica.

PAROLE – «Da anni la Dea sta proponendo qualcosa di diverso che nessuno ha mai fatto. E che in molti provano a imitare senza riuscirci. Questa squadra è il frutto di un lavoro che arriva da lontano. Vedo una squadra che gioca a memoria. Nel corso degli anni a Bergamo è stata alzata la qualità degli elementi e ora volano con entusiasmo. Mi sorprende che vincano una partita complicata, non giocata benissimo come quella di Cagliari, con Carnesecchi migliore in campo. Allora se vincono anche queste…».

CREDE CHE I PUNTI DI FORZA DI QUESTA SQUADRA PARTANO DA DUE CENTRALI I CENTROCAMPO? – «Sì, ma anche da Hien, fortissimo a mio modo di vedere. Poi è chiaro che De Roon ormai è un bergamasco acquisito, conosce a memoria Gasperini ed è il suo prolungamento in campo. Ederson che dire… è folle per quanto sia forte: fisico, testa, ha tutto. Il brasiliano potrebbe giocare tranquillamente nei migliori top club europei già da ora».

LO SCUDETTO È POSSIBILE? – «Perché no… Può stare lì davanti a lungo, sono arrivati a un livello che ormai ci sono ben più di undici titolari. E non ha ancora Scalvini e Scamacca. La cessione di Koopmeiners non ha pesato: la struttura è solida e può attutire una cessione seppur robusta».

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