Hanno Detto
Di Gregorio rammaricato dopo Monza Juve: «Il rigore parato non è bastato, Handanovic un esempio»
Il portiere del Monza, Michele Di Gregorio, ha detto la sua dopo la sconfitta all’ultimo contro la Juve nella serata di ieri
Intervenuto ai microfoni di Rai Sport al termine di Monza Juve, l’estremo difensore dei brianzoli, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, si è espresso così sul rigore parato a Vlahovic e sulle sue sensazioni.
SUL RIGORE PARATO – «Non è bastato e mi dispiace però bisogna lavorare, dobbiamo analizzare la partita, capire gli errori e ripartire. Due gol subiti nel vostro momento migliore: uno dopo il rigore parato e l’altro dopo il gol segnato? Credo che ci siano anche i meriti di una Juve che ha questo nel suo DNA, è una squadra che non si abbatte, si difende bene e finalizza le occasioni anche creando non tanto e sapevamo che poteva fare male su alcuni palloni».
COME STUDIO I RIGORISTI? – «Lo studio ormai credo che lo facciano tutti, questo era il primo rigore che paravo in Serie A e non so se posso dare molti consigli, sicuramente c’è uno studio, cerchiamo di guardare i rigoristi, il passato e poi dopo va anche molto a sensazione del momento, quando Vlahovic ha preso la rincorsa io avevo già deciso dove andare e poi la respinta è rimasta un po’ centrale, ho cercato di rimettermi il prima possibile per cercare di parare anche la seconda. Come noi studiamo gli attaccanti, anche loro studiano noi».
IL MIO PUNTI DI RIFERIMENTO? – «Handanovic per me è stato un esempio, ho avuto la possibilità di allenarmici insieme qualche volta e lui è il portiere che guarda anche oggi che ha smesso andando indietro, guardando i video, le sue parate e come si muoveva. In quale campionato le piacerebbe giocare? Ci sono tanti campionati belli e la Serie A credo che sia uno di questi, tante volte secondo me è sottovalutato come campionato. Io mi godo la Serie A e il Monza e cerchiamo di arrivare il più in alto possibile e fare il meglio che possiamo fare. Premier non bruttissima? Vedremo, adesso è ancora molto presto».