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Decreto Crescita, ora la Serie A attende due mosse da parte del governo

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Dopo l’abolizione del Decreto Crescita a partire dal 1 gennaio, la Lega Serie A attende che il governo prenda provvedimenti per risolvere

Il Decreto Crescita sarà abolito a partire dal 1° gennaio 2024 senza possibilità di proroghe, suscitando l’indignazione dei club di Serie A. Questo provvedimento, che consentiva consistenti vantaggi fiscali e facilitava l’approdo in Italia di campioni altrimenti irraggiungibili, ha generato malcontento. Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, le società ora si aspettano due azioni decisive da parte del Governo.

Innanzitutto, richiedono agevolazioni fiscali attraverso l’istituzione di una “flat tax” specifica per il mondo del calcio. In secondo luogo, chiedono la nomina di un commissario per gli stadi, affiancato da finanziamenti dedicati, al fine di semplificare e accelerare le pratiche e i lavori relativi ai nuovi impianti.

Tuttavia, rimane incerto se la proposta del ministro per lo Sport, Andrea Abodi, sostenuta dalla Serie A per ridurre l’iter burocratico, sarà accolta dal governo.

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