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D’Amico: «Vanoli? Per il suo Torino sarà difficile con la Juve ma le partite sono imprevedibili. La lotta scudetto è aperta»

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Il noto procuratore di mercato Andrea D’Amico, agente di Vanoli, ha parlato così del derby tra Juve e Torino e non solo

Intervistato in esclusiva da CalcioNews24, Andrea D’Amico, noto agente di mercato (procuratore tra gli altri di Acerbi, de Vrij e del tecnico granata Vanoli), ha parlato così in vista di Juventus Torino di domani, sfida del 12° turno di Serie A. Si è poi soffermato sulla lotta scudetto in campionato che coinvolge Inter, Napoli e Juve, fra le altre.

L’IMPORTANZA DELLA GAVETTA PER VANOLI (PER LUI UNA PARENTESI ANCHE ALL’INTER CON CONTE)«E’ stata molto importante. Prima come calciatore, poi come allenatore delle giovanili e della nazionale e infine come assistente di un grande allenatore quale Conte. Ma anche con l’esperienza internazionale, dove con lo Spartak ha vinto la Coppa di Russia…è stato molto importante. Fatalità ha vinto nello stesso stadio dove aveva vinto la Coppa UEFA da calciatore, segnando tra l’altro un gol, quindi una coincidenza incredibile. Tutto questo gli ha dato un bagaglio in termini esperienziali incredibili, sia in termini tecnici-tattici, che emozionali e psicologici».

COME ARRIVA IL SUO TORINO AL DERBY CON LA JUVE?«Il derby è una partita molto importante. Come si dice in questi casi i ragazzi devono buttare il cuore oltre l’ostacolo. Sarà difficile nello stadio della Juventus ma sai…le partite sono imprevedibili a volte. Come le puoi perdere per degli errori, a volte le puoi anche vincere. E questa è anche la bellezza del calcio. Il Toro ci arriva concentrato e determinato, vediamo quale sarà il risultato. Visto anche il Milan l’altra sera…sembravano loro il Real Madrid al Bernabeu».

SULLA LOTTA SCUDETTO«Per ora mi sembra un campionato molto aperto e interessante, meno qualitativo rispetto a quello che era il campionato italiano in passato. Ma perché anche il calcio è cambiato. È più tattico, più fisicità…non siamo più il campionato più bello al mondo, questo mi sembra scontato. Ho un po’ nostalgia di un calcio che non c’è più onestamente».

L’INTERVISTA INTEGRALE A ANDREA D’AMICO SU CALCIONEWS24.COM

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