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Curva Nord Inter, Beretta parla dal carcere: «Nessuno ha mai fatto pressioni, c’era un rapporto TRASPARENTE!»

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Beretta, ex leader della Curva Nord dell’Inter, ha parlato dal carcere: dal colloquio con il suo avvocato è emerso qual era il rapporto con la società

Andrea Beretta, ex leader della Curva Nord dell’Inter durante un colloquio in carcere con l’avvocato Mirko Perlino ha spiegato la sua versione dei fatti riguardo all’indagine in corso sull’estorsione dei biglietti e le minacce alla società. Queste le sue parole.

RAPPORTO CON LA SOCIETA’ – «Con la società c’era un rapporto trasparente. Era a conoscenza delle problematiche e ci siamo sempre interfacciati con i responsabili della sicurezza e dei rapporti con le tifoseria per risolvere tutte le questioni. Nessuno ha mai fatto pressioni e minacce. Quando c’era bisogno di più biglietti li chiedevamo, quando c’era da organizzare trasferte ci rivolgevamo a loro» 

SULLA FINALE DI ISTANBUL – «Avevamo fatto una richiesta iniziale ma ce ne sono stati proposti meno della metà. Allora per evitare di lasciare la metà dei tifosi a casa abbiamo detto ‘non va nessuno’. Poi invece la società in accordo anche con la Questura è riuscita ad ottenere i 1500 biglietti». 

Anche l’avvocato Perlino ha detto la sua sull’indagine in corso e sul suo assistito si è espresso così.

IL COMMENTO DELL’AVVOCATO –«anche dall’attività di indagine è emerso che il mio assistito non aveva alcun rapporto con esponenti delle famiglie calabresi. Lui si interfacciava soltanto con Marco Ferdico, chiamato il front man».

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