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Croazia Italia, Gazzetta PUNTA su Barella: «Può mettere Modric in DIFFICOLTA’ in questo modo»

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Ampio focus della Gazzetta dello Sport su Croazia-Italia, sfida in programma questa sera alle ore 21: scontro tra Modric e Barella

Oggi è il giorno di Croazia-Italia, sfida valida per il terzo turno del girone B di Euro 2024 con fischio d’inizio alle ore 21. La Gazzetta dello Sport dedica un ampio focus sul duello tra Modric e Barella, centrocampista dell’Inter su cui Luciano Spalletti fa grande affidamento.

MODRIC – «Probabilmente, davanti all’Italia, al presumibile ultimo ballo in un grande evento, Luka Modric ripenserà al suo primo gol in maglia croata. Livorno, 18 agosto 2006. Amichevole. Debuttava l’Italia di Roberto Donadoni, mentre nell’aria sfumavano i po-po-po-po di un Mondiale trionfale. La Croazia testava, tra gli altri, un centrocampista di 20 anni con 7 presenze a carico, tutte in quell’anno solare. Prima del match, Zvone Boban ci suggerì: «Tenete d’occhio il piccoletto». Il piccoletto era, appunto, quel ventenne: Luka Modric. Giocò benissimo, guidò la Croazia al 2-0 e segnò il primo dei suoi 25 gol nazionali. Oggi, il glorioso Modric (6 Champions, un Pallone d’oro), a 38 anni, tocca le 178 presenze e si schiera davanti a Nicolò Barella che ai tempi andava alle elementari. Sono i totem delle rispettive formazioni e tatticamente decideranno una buona fetta del match di stasera»

SFIDA CON BARELLA – «Anzi, tra le ragioni che hanno spinto Spalletti a ritoccare il centrocampo e ad avanzare Barella sulla trequarti c’è anche quella di mettere l’interista nelle condizioni di spendere la sua esplosività contro Modric, atleticamente declinante, e di assalirlo come ha fatto lo spagnolo Fabian Ruiz. Un po’ meglio contro l’Albania, ma senza brillare. Il croato ha comunque completato i 90’, evento raro per lui in questa stagione di ridimensionamento. Nella Liga 2023-24: 14 presenze da subentrato, 18 da titolare, sostituito 14 volte. Significa solo 4 match completi nel Real Madrid. In totale 1.686’ di campionato, quasi la metà di Barella (2.869’) che nelle ultime 4 stagioni non ha mai giocato meno di 35 gare. Spalletti conta sugli 11 anni di differenza e sulla freschezza atletica che l’azzurro può imporre nelle sue incursioni. Non sarà una diga infrangibile come Rodri»

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