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Covid-19, il CTS ammonisce: “I calciatori devono rispettare le regole”
Dal CTS si leva una voce che sottolinea, ai fini della lotta al virus, che i calciatori osservino rigorosamente la quarantena
Già da qualche giorno è aperto il dibattito sull’opportunità di far disputare le prossime gare di campionato. La richiesta di rinvio avanzata dalla Salernitana e i dubbi su un possibile stop da parte della ASL campana per il Napoli, non hanno fatto altro che alimentare le polemiche. I casi di Covid, del resto, sono sempre in aumento, e la Serie A sfiora ormai i 100 casi positivi.
Fabio Ciciliano, dirigente medico Polizia di Stato e membro e segretario del CTS, ha parlato ai microfoni di Radio Marte della spinosa questione.
“Perché la Serie A non si ferma? Io mi limito a fare una valutazione di carattere tecnico. La cosa importante è che i calciatori positivi osservino i periodi di quarantena in caso di contatti stretti e di isolamento in caso di positività. L’aspetto più importante è ovviamente la riduzione della capienza degli stadi. A fronte di 100-200 persone coinvolte nelle competizioni ce ne sono centinaia di migliaia che contribuiscono alla diffusione del virus frequentando gli stadi. Bisogna vederla dal punto di vista di chi produce e di chi apprezza il calcio”.