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Cordoba convinto: «Se giochi nell’Inter non puoi che ambire al massimo, contro l’Atletico mi aspetto questo»

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L’ex difensore dell’Inter, Ivan Ramiro Cordoba, ha voluto dire la sua in vista della sfida di domani dei nerazzurri contro l’Atletico Madrid

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Ivan Cordoba ha fatto il punto sull’Inter alla vigilia dell’andata degli Ottavi di Finale di Champions League contro l’Atletico Madrid di Simeone.

ANDARE FINO IN FONDO IN CHAMPIONS – «Anche se in un mondo scaramantico come quello del calcio mi spaventa un po’ augurare all’Inter di andare fino in fondo in Champions, soprattutto dovendo affrontare già negli ottavi un avversario molto difficile come l’Atletico Madrid di Simeone, uno che non si arrende mai, non posso che essere ottimista per quello che sta facendo la squadra di Inzaghi».

L’INTER STA BENE – «Perché questa Inter sta bene nella testa e nelle gambe e gioca un calcio tanto bello quanto efficace. Se poi indossi la maglia nerazzurra non puoi che ambire al massimo. Anche se in Champions ci sono squadre con un potere economico superiore».

RIMANERE UMILI – «Perché questa Inter sta bene nella testa e nelle gambe e gioca un calcio tanto bello quanto efficace. Se poi indossi la maglia nerazzurra non puoi che ambire al massimo. Anche se in Champions ci sono squadre con un potere economico superiore».

DUE CONSIDERAZIONI – «La prima è che abbiamo già visto squadre che hanno perso lo scudetto malgrado vantaggi importanti, quindi la tensione deve rimanere alta anche in campionato. La seconda è che nell’anno del triplete non abbiamo potuto riposare perché a metà dell’ultima partita, a Siena, lo scudetto era della Roma. Sapevamo di non poter mollare di un centimetro su nessun fronte, ma nel frattempo cresceva anche la voglia di fare un impresa mai riuscita prima».

LAUTARO THURAM – «Tra le squadre ancora in corsa non vedo nessuno che abbia una coppia di attaccanti così forte e ben integrata come quella composta da Lautaro e Thuram. E anche gli altri reparti sono all’altezza delle altre. La differenza con la scorsa stagione però è anche nella panchina lunga. Stavolta se anche dovesse esserci qualche defezione Inzaghi sa di poter contare su elementi che danno ampie garanzie. Ora però testa all’Atletico. Anche noi nel 2010 abbiamo ricevuto una carica enorme dopo avere eliminato agli ottavi il Chelsea».

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