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Conferenza stampa Inzaghi post Inter Genoa: le dichiarazioni

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Ecco le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Simone Inzaghi dopo il triplice fischio di Inter Genoa: le parole

Dopo la vittoria conquistata dalla sua Inter contro il Genoa nella 27^ giornata di Serie A, Simone Inzaghi parla così in conferenza stampa.

300 PARTITE – «Sappiamo che lo scudetto è il grande obiettivo, allo stesso tempo dobbiamo ancora pedalare perché mancano tante partite. Fa piacere per le 300 panchine, ho avuto la fortuna di avere sia alla Lazio che all’Inter due grandissime società e grandissime tifoserie»

GENOA – «Sapevamo che potesse essere così, il Genoa è un’ottima squadra, abbiamo avuto non un grandissimo approccio anche per merito del Genoa. Nel finale abbiamo sofferto, abbiamo portato a casa una partita molto molto importante»

EVITARE CALI FISICI E DI CONCENTRAZIONE – «Anche questo, lo stare insieme per tanto tempo aiuta. Però il grande merito va dato ai giocatori per come si allenano, per quello che propongono in ogni allenamento e per le difficoltà che mi creano. Abbiamo sfiorato il terzo gol, magari non ci sarebbero stati gli ultimi minuti ma mi prendo la sofferenza che la squadra ha avuto. È una vittoria che era fondamentale, per le partite che arriveranno»

RINNOVO CON L’INTER – «Io l’ho detto la scorsa volta, dopo la partita con l’Atalanta: sto bene, mi sento gratificato, dai miei giocatori, dai tifosi, dalla società. Mancano ancora le ultime undici di campionato, speriamo ce ne siano ancora di più in Champions e dobbiamo spingere ancora per questi due mesi. Poi, una volta finito, ci si siederà, se ne parlerà e si valuterà come sono andate queste tre stagioni. Ho un grandissimo rapporto con la società, sento sempre Zhang, sono sempre con i dirigenti»

INTER COME UNA RSA – «No, ma io l’ho letto oggi non so neanche chi l’abbia detto. Alla Lazio si parlava di Ferrari, penso ci siano ottimi meccanici che sono il mio staff. È giusto non guardarsi indietro, siamo contenti di quanto fatto nel 2024, della Supercoppa, sappiamo che mancano due mesi e sono i più importanti»

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