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Conferenza stampa Barella: «La forza della squadra è il gruppo. Dispiaciuto per Lukaku»

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A due giorni dalla semifinale di Euro 2020, Nicolò Barella ha parlato in conferenza stampa. Le parole del centrocampista azzurro

Dopo la brutta prestazione contro l’Austria, Nicolò Barella si è decisamente riscattato nel quarto di finale contro il Belgio. Il centrocampista dell’Inter, oltre alla solidissima prestazione, ha trovato anche il primo gol nell’Europeo, che è valso il momentaneo vantaggio sulla formazione di Martinez. Le sue parole in conferenza stampa:

GRUPPO – «E’ bello ricevere tanti complimenti, noi come centrocampisti stiamo facendo bene ma la forza di questa squadra è il gruppo e tutti stanno facendo grandi cose. Ovvio che dal centrocampo passa tutto. Jorginho e Verratti sono fenomeni, io mi occupo più degli inserimenti. Con Chiesa o Berardi non cambia molto, solo che uno sta più largo e uno più stretto»:

FORMAZIONE – «Siamo tutti titolari, non sono solo io il titolare o Locatelli solo l’alternativa. Ci sono Pessina, Castrovilli, chi è rimasto a casa per infortunio o scelte. Parlare solo di noi tre sarebbe irrispettoso ma insieme a quello dell’Inter è uno dei centrocampi più forti in cui abbia giocato. Però qui mi trovo altrettanto bene. Qui c’è rispetto tra tutti ma dentro di noi creiamo delle rivalità che ci spingono a fare meglio e poi a vincere».

LUKAKU – «Ero dispiaciuto per lui, abbiamo creato qualcosa di speciale ma avrà tante altre occasioni per festeggiare».

SPINAZZOLA – «E’ stato strano, non festeggiare perché è successo qualcosa al tuo compagno, un protagonista, è stato difficile. E’ stato il primo gol per il quale non ho esultato a fine partita. Il calcio dà tanto, ci toglie tanto, purtroppo è il nostro lavoro, la nostra passione. Non possiamo far altro che renderlo orgoglioso in altri modi e festeggiare per lui».

SARDEGNA – «Segnare un gol è sempre un’emozione. Farlo all’Europeo è ancor più bello. Per me il gol è bellissimo, aiutare la squadra è ancora meglio. Per quanto riguarda Riva, dico che è un mito, irraggiungibile, quel che farò nella mia carriera sarà bellissimo. Spero di avvicinarmi e di rendere orgogliosa la Sardegna».

SULLA SPAGNA – «Come ho detto da quando sono qui in Nazionale, il mister ci ha dato una mentalità vincente. Giochiamo sempre per vincere, a me è andata sempre bene, ma il mister ha fatto un grandissimo lavoro. La sua mentalità ci ha dato tanto, giochiamo tutte le gare per vincere sempre, fino alla fine. Ora la Spagna: è una gara difficile, siamo due squadre simili, vogliamo entrambe il pallino del gioco, cercheremo di tenerlo noi e di metterli fuori tempo. Spero sia una bella partita, ce la godremo in un grande stadio che è un ambiente fantastico».

INTER E ITALIA – «La parola che le accomuna la tengo dentro di me e la dico alla fine… C’è sicuramente una grandissima unità d’intenti, l’obiettivo era lo Scudetto e ce l’abbiamo fatta. Qui era arrivare più lontano possibile e ce la stiamo facendo alla grande. E poi il gruppo: ha fatto la differenza all’Inter e lo sta facendo qui. Qui è anche più facile, siamo tutti italiani, abbiamo una cultura simile che ci avvicina».

EMERSON PALMIERI – «Hanno caratteristiche diverse, sono tutti e due propensi alla fase offensiva: Eme è un grandissimo giocatore come Spina. Non c’è nessuno preoccupato per questo, nessuno ha niente da consigliare a lui: ha vinto la Champions, ci aiuterà come ha sempre fatto. Ha già giocato tantissime gare per noi, c’è solo fiducia per lui».

 

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