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Condò: «Rompicapo Inter, ma grazie a Marotta è “solo” ridimensionamento»

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Il noto giornalista Paolo Condò ha analizzato la situazione dell’Inter e il campionato che andrà ad affrontare

Tra le pagine di Repubblica, in una lunga analisi, il giornalista Paolo Condò ha commentato la dura estate che il club campione d’Italia ha vissuto e del campionato che andrà ad affrontare:

ROMPICAPO – «È probabile che nel nostro calcio non ci sia mai stato un rompicapo tecnico come quello che la dirigenza italiana dell’Inter sta affrontando quest’estate. […]. Se oggi parliamo ‘solo’ di ridimensionamento, o meglio di rompicapo tecnico per ripartire con una squadra il meno indebolita possibile, è perché la dirigenza italiana ha accettato il sudoku legato ai guai di Suning. La strada maestra resta la cessione del club, ma questo è un tema riservato alla proprietà cinese. Nel frattempo, c’è un’Inter da riprogrammare e da gestire per uscire con meno danni possibile da questa congiuntura-trappola».

SERIE A – «Se l’anno scorso il giudizio sulle rose di Inter e Juve era simile, e a scavare il solco fu il mestiere di Conte sull’inesperienza di Pirlo, il ritorno di Allegri da una parte e la perdita di alcuni pilastri dall’altra sposta il pronostico in campo juventino. L’incognita di questa equazione si chiama Inzaghi, che dopo cinque anni di Lazio a velocità sempre buona, e a tratti ottima, ha fatto bene ad accettare la nuova sfida a prescindere dall’organico impoverito. La miglior difesa degli ultimi due campionati è rimasta intatta, due campioni d’Europa giovani e in continua crescita come Barella e Bastoni sono ancora lì, se riuscisse a connettere Brozovic a Calhanoglu sarebbe la riprova che le vie balcaniche sono infinite. E le opzioni di gioco, in tal caso, poche di meno».

 

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