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Colonnese racconta Simeone: «Ecco i suoi riti. Sulla sfida tra lui e Inzaghi penso questo…»

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L’ex difensore dell’Inter, Francesco Colonnese, racconta il Simeone giocatore e allenatore, alla vigilia della sfida con l’Atletico Madrid

Intervistato da Tuttosport alla vigilia di Inter Atletico Madrid, Francesco Colonnese racconta alcuni aneddoti sull’attuale tecnico dei colchoneros Diego Simeone, suo compagno di squadra in nerazzurro.

RITIRO – «In ritiro eravamo compagni di stanza. Quando penso a lui, mi vengono in mente le lunghe nottate passate insieme a parlare di calcio. La sera prima della partita era sempre lì a spiegarmi come avremmo dovuto interpretare la gara da un punto di vista tattico. Era già abituato a pensare e studiare da allenatore, nonostante fosse una delle stelle di quell’Inter. Poi lui aveva i suoi riti: quando l’arbitro a entrava nello spogliatoio per la distinta, lui non si trovava mai, era sempre l’ultimo».

ALLENAMENTO – «In allenamento spesso, con l’ok di Simoni, Ronaldo non faceva la parte atletica, allora capitava che nelle partitelle di fine seduta il fenomeno andasse al doppio degli altri, e al Cholo la cosa non piaceva. Allora noi lo calmavamo: ‘Dai Diego non te la prendere – gli dicevo – basta che ci faccia vincere le partite, che ti frega lascialo perdere’…».

INZAGHI CONTRO SIMEONE – «Sono due cari amici per me, li stimo e gli voglio bene, mi spiace che si scontrino. Sapevo che Diego sarebbe diventato un grande allenatore. Simone invece per me è stata una piacevole sorpresa: anche lui è malato di calcio, ma ha sempre avuto quella vena manageriale tipica del direttore sportivo. Quando eravamo insieme alla Lazio conosceva centinaia di giocatori delle serie minori. Mi sono dovuto ricredere, sono profondamente innamorato della sua Inter. Non riesco a trovarle un difetto. Sono sicuro che sarà una grande partita».

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