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Candreva STREGATO dall’Inter: «La squadra da battere, la più forte in TUTTO. Sarà un campionato avvincente. Sul mio futuro rispondo così»

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L’ex calciatore dell’Inter, ora svincolato dopo la fine dell’esperienza alla Salernitana, ha parlato così dei nerazzurri

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Antonio Candreva ha parlato così relativamente al campionato di Serie A da poco iniziato. L’ex Inter è svincolato ma ha ancora voglia di mettersi alla prova nel calcio che conta, dopo la fine dell’esperienza dello scorso anno alla Salernitana.

COSA FA – «Ho passato l’estate come se fossi in ritiro. Mi sono allenato con un preparatore. Ora lo faccio a Milano. Chiaro che toccare il pallone da solo è diverso da fare un allenamento in gruppo. Non sono abituato a stare in attesa. Mi manca la quotidianità, lo spogliatoio, i tifosi, l’avversario. Ma il fuoco dentro è acceso. Il calcio è la mia vita. Sono convinto di poter dare molto. Non ho staccato il cervello».

DOVE ABITA – «Milano, City Life. Nella Milano nerazzurra. Moglie milanese. Da romano, mi sono adattato».

SULL’INTER – «Come la squadra da battere. Ha dimostrato di essere più forte. Ed è più forte in tutto. Ma è un campionato molto avvincente. Equilibrato. Mai come quest’anno sono cambiati tanti allenatori in partenza. Ben 13. E quindi significa portare concetti e metodi nuovi».

CHI MI INCURIOSISCE? – «Beh, tanto la Juve (dove Candreva ha giocato ndr) di Thiago Motta col quale ho avuto il piacere di giocare in Nazionale, un Mondiale. Al Bologna ha fatto vedere grandi cose. Ma pure il Milan di Fonseca, anche se ha cominciato non benissimo».

IL PODIO DEI MIEI ALLENATORI – «Parlo anche a livello umano, non solo tecnico: Reja, avuto alla Lazio, Conte all’Inter e Pioli alla Lazio. Per la Nazionale dico Prandelli che mi ha dato molta fiducia e mi ha fatto fare un Mondiale nel 2014 in Brasile».

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