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Calhanoglu divide, ma chi semina vento raccoglie tempesta
L’esultanza provocatoria di Calhanoglu dopo il rigore del vantaggio durante Milan-Inter ha scatenato ire e reazioni dei rossoneri
Non poteva essere altrimenti, il gesto di Hakan Calhanoglu verso la sua ex curva ha provocato un putiferio di cui serenamente avremmo fatto volentieri a meno. Anche perché, diciamo la verità, non è che il turco abbia poi tutte queste ragioni da vendere.
Galeotto fu dunque il calcio di rigore conquistato ai danni di un ingenuo Kessié e poi trasformato con coraggio e sangue freddo. Dimostrando anche “huevos” non banali sotto l’assordante pioggia di fischi che lo hanno accompagnato in ogni secondo del suo primo derby da giocatore dell’Inter. Probabilmente la miglior prestazione in assoluto da quando affianca Brozovic e Barella.
Ma il fervore covava da settimane sotto traccia, ovvero da quell’addio nottetempo durante l’estate per guadare i Navigli da sponda a sponda. Un passaggio a parametro zero mal digerito dal popolo rossonero, oltretutto contraddistinto da una serie di post social da parte del centrocampista che definire poco “sensibili” verso chi aveva abbandonato è un eufemismo.
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