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Cagliari, l’epurazione degli uruguaiani è solo l’inizio

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La situazione drammatica in casa Cagliari pone sul banco degli imputati soprattutto gli uruguaiani, storicamente molto affini alla maglia rossoblù

In relazione alle potenzialità tecniche ed economiche, il Cagliari è senza dubbio la peggior squadra della Serie A e l’epurazione degli uruguaiani sarà forse solo l’inizio di un profondo rinnovamento.

La “storica” conferenza stampa di Capozucca post umiliazione contro l’Udinese, d’altronde, era stata chiarissima ed inequivocabile nei toni e nelle parole. E così quelle di Godin e Caceres sono state le prime teste ghigliottinate, ma probabilmente non le uniche.

Stride e non poco il fatto che siano proprio gli uruguaiani i principali imputati a processo. Correva infatti l’anno 1992 quando Waldemar Victorino sbarcò in Sardegna, diventando il primo di una lunga serie che ha ormai sfondato le venti unità (più una manciata di allenatori capeggiata dal Maestro Tabarez). Il boom arriva però negli anni Novanta, subito dopo i Mondiali italiani ecco il mitico agente Paco Casal trasportare il trio Francescoli-Fonseca-Herrera. I primi a far sbocciare un’affinità che negli anni successivi diventerà vero amore.

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