Hanno Detto
Buchanan, l’ex compagno ne svela i segreti: «Introverso fuori, elettrico nel campo. Non è una coincidenza che…»
Breitenmoser, ex compagno di Tajon Buchanan ha raccontato i segreti del nuovo acquisto del calciomercato dell’Inter
Sembra sicuro Breitenmoser quando parla del talento e delle potenzialità di Tajon Buchanan. Così l’ex compagno del nuovo acquisto dell’Inter si è espresso a gianlucadimarzio.com. Eccone qui un estratto.
RICORDO – «Io ero già allo Syracuse Orange da un anno quando arrivò Tajon. Era un ragazzino molto introverso e umile, parlava poco. Rispetto a quello che potrà pensare la gente vedendolo giocare, Buchanan fuori dal campo ha i piedi per terra ed è molto timido. Non ha bisogno di far parlare di sé o dei riflettori, perciò la gente gli voleva molto bene».
RAPPORTO – «Non eravamo amici stretti perché c’erano i gruppetti europei e quelli canadesi… Ricordo che al college c’erano tante feste qua e là, ma a lui non interessavano, non era un festaiolo. Tajon era solo concentrato sul calcio, voleva diventare un professionista a tutti i costi».
QUALITA’ – «Magari era introverso fuori, ma in campo si notava subito che era un calciatore ‘elettrico’ che faceva la differenza. A quei tempi era un attaccante nel nostro 3-5-2, ma nonostante il ruolo non era un bomber. Ha velocità, tecnica e una grande conoscenza del calcio, e credo che le sue qualità si sposino benissimo con il ruolo di esterno. Ma a parte questo deficit del gol è un giocatore incredibile. Oggi è un esterno alto, con una buona esperienza anche da terzino destro. Era quasi impossibile fermarlo nell’uno contro uno. Anche per Kamal Miller, che oggi gioca con Lionel Messi all’Inter Miami, e il nazionale americano Miles Robinson era molto difficile stopparlo durante le sedute al centro sportivo. Ai tifosi dell’Inter dico che Buchanan ha tanta qualità per far bene a questi livelli e come detto nell’uno contro uno è devastante».
DOTI DIFENSIVE – «Alla fine quello che conta è la mentalità e lui ha la testa giusta. È un grande lavoratore, sempre pronto ad ascoltare quando gli insegnano cose nuove. Per i giocatori belli da vedere con la palla come lui è sempre difficile far bene anche la fase difensiva, ma lui è uno che è sempre pronto a metabolizzare nuovi concetti e imparare».
RUOLO – «Non è una coincidenza che sia con la maglia del New England Revolution sia al Bruges sia stato usato come esterno destro alto. Tutti i suoi allenatori si sono accorti che quello è il suo ruolo migliore, perché è bravo nel creare occasioni da gol e nel dribbling. Da terzino destro non potrebbe far valere una delle sue qualità maggiore: l’assist».
TANDEM THURAM-LAUTARO – «E’ perfetto per dialogare con Marcus e Lautaro in campo, perché grazie al suo modo di giocare libera spazi per i compagni intorno a lui. Sa ricevere la palla tra i piedi ma anche attaccare gli spazi con palle in profondità. E poi sa far male in tutti i modi perché è molto polivalente… se ho tempo andrò a trovarlo a Milano».