Hanno Detto
Branca CONVINTO: «Inter davanti a tutte per lo scudetto, che colpi Taremi e Zielinski! Su Thiago Motta, Fonseca e Conte penso…»
L’ex direttore sportivo dell’Inter, Marco Branca, ha commentato le mosse di mercato dei nerazzurri per la prossima stagione
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Marco Branca ha parlato delle squadre che secondo lui si contenderanno il prossimo scudetto in Serie A, soffermandosi sulle mosse operate dal mercato Inter finora e su quelle della nuova Juve di Thiago Motta. Poi le sue considerazioni sul Milan e sul Napoli.
COM’È CAMBIATO IL MERCATO RISPETTO AI MIEI TEMPI? – «Quasi per niente: c’è la solita ricerca della quadratura dei bilanci, dunque spesso scelte che guardano più a questo aspetto, che a quello sportivo».
SU TAREMI E ZIELINSKI – «Due affari di livello sette mesi fa, per coniugare capacità tecnico-fisiche e di ruolo che servivano con l’aspetto economico: la foto di quello che dicevo».
SU THIAGO MOTTA ALLA JUVE – «Per l’ambizione di Thiago non ci sono salti sbagliati e alla Juve serviva un cambio radicale di interpretazione della gestione del club».
ACQUISTI E OBIETTIVI DELLA JUVE A CENTROCAMPO – «Thuram lo conosco un po’ meno: mi sembra soprattutto un uomo di fatica. Douglas Luiz ha forza, coraggio, qualità tecniche. E Koopmeiners è molto bravo: molto. Sarebbe un cervello non indifferente per il centrocampo».
SI PUÒ RINUNCIARE A CHIESA? – «Certe situazioni bisogna conoscerle dall’interno. È lui che vuole cambiare aria, è il club a non essere convinto come prima, o entrambe le cose?».
JUVE L’ANTI INTER? – «La Juve cerca giocatori funzionali per la filosofia di Thiago. Primo step: costruire una squadra dalle caratteristiche diverse. L’Inter la metto ancora davanti a tutti perché è collaudata e, visto come ha vinto lo scudetto, non abbasserà la guardia: sanno per esperienza cosa vuol dire distrarsi».
FONSECA L’UOMO GIUSTO PER IL MILAN? – «A volte inganna il suo essere sempre molto composto: magari, al di là della bravura di Antonio, i tifosi avrebbero preferito uno più sanguigno come Conte. Ma conta come Fonseca vuol fare giocare chi c’è già, non solo quelli che prenderanno: con la società avrà sicuramente trovato un punto di incontro».
MORATA – «L’idea di partenza, Zirkzee, era troppo costosa e lui è affidabile per il rendimento pro squadra: che faccia gol o no, garantisce un grande lavoro fisico e tattico».
PAVLOVIC – «Fisico, applicato, potente. Ma c’è anche San Siro da mettere in conto: se il Milan lo sceglie, sarà perché pensa che abbia ambizione e forza caratteriale tali da gestire anche le emozioni».
COSA PORTA CONTE AL NAPOLI? – «Abnegazione assoluta nel lavoro per sviluppare le sue idee. E quando Conte ha una settimana intera di lavoro, intensa, le sue squadre diventano pericolose. Quello che serve al Napoli, dopo una stagione storta, per ritrovare le sue certezze. E Buongiorno mi piace molto, mentre Marin aspetto di vederlo».