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Bordin: «L’Inter è uno squadrone. Lo Sheriff giocherà alla morte»

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Roberto Bordin, ct della Moldavia ed ex allenatore dello Sheriff, ha analizzato la sfida di questa sera tra le due formazioni

Roberto Bordin, ct della Moldavia ed ex allenatore dello Sheriff, intervenuto a Tuttosport ha analizzato la sfida di questa sera tra i l’Inter e la squadra moldava.

«E’ una mina vagante, non ha nulla da perdere, se la giocherà alla morte, provando a sfruttare quell’atteggiamento avuto anche a Madrid, dove la squadra ha giocato molto alta, creando quattro-cinque azioni e segnando due gol. Alla fine è stato premiato il coraggio che hanno avuto, poi certo, c’è stato anche un pizzico di fortuna, ma quella devi andartela a cercare. L’Inter è uno squadrone, ma le partite devono essere giocate”. Tra i giocatori da tenere d’occhio “Cristiano da Silva, l’uomo assist della squadra che ho proposto anche in Italia, dato che pure in Serie A potrebbe fare la differenza: è forte, veloce, resistente, dal buon piede. Occhio anche a Traore che nell’uno contro uno sa essere pericoloso. L’Inter resta una formazione importante, una macchina da guerra. Ma davanti troverà un avversario che darà più del massimo».

 

 

 

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