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Bonucci ricorda l’Inter del Triplete: «Qualità enorme in 15 giocatori»

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Inter, il difensore di Juventus e Italia Leonardo Bonucci ricorda la squadra nerazzurra che vinse il Triplete

Bonucci ha parlato dell’Inter campione di tutto nel 2010 nel corso di una intervista rilasciata a The Athletic.

COME CAMBIA IL CALCIO – «La differenza è che l’Inter di Mourinho aveva i giocatori per fare quel tipo di gioco, aveva una qualità enorme, altissima in 14-15 giocatori che sono quelli che l’hanno portato alla vittoria. Il calcio italiano sta cambiando perché la qualità dei calciatori non è altissima e quindi l’allenatore deve incidere di più. In quel modo Guardiola ha esaltato tanti giocatori della cantera del Barcellona che nessuno conosceva. Aveva 3-4campioni e lui ha iniziato a mettere dentro le sue idee con tanti giocatori della Cantera che avevano qualità ma non erano grandissimi giocatori, si sono costruiti nel tempo. Mourinho secondo me è un grandissimo allenatore e motivatore, il suo calcio era più individuale: aveva Eto’o Milito, Snejider, Cambiasso, Zanetti, Lucio, Samuel, Maicon, Chivu…ha avuto la bravura di far rendere ancora di più giocatori con un livello altissimo. Adesso tutti cercano di trasmettere le loro idee. Italiano sta facendo un bel lavoro alla Fiorentina, De Zerbi ha dato un’identità al Sassuolo negli anni ha saputo aumentare invece che mantenere. Lo stesso Sarri ha le sue idee che hanno portato a vincere un’Europa League col Chelsea e lo scudetto con la Juve. Ci sono tanti allenatori che con le  loro idee incidono e allenatori che hanno un modo diverso ma non per questo non sono vincenti. Ognuno ha le proprie idee nel calcio non c’è una regola precisa che ti porta a vincere. Tuchel è stato esonerato dal PSG e al Chelsea ha portato a casa Champions e Supercoppa in 6 mesi. Non c’è un’idea precisa e una regola perfetta che ti porta alla vittoria, devi trovare il giusto mix tra tutto».

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