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Bergomi svela: «Un mio ritorno all’Inter? A volte se ne è parlato, ma poi… E su Lippi…»

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L’ex difensore e capitano dell’Inter, Beppe Bergomi, ripercorre le tappe della sua lunga carriera in nerazzurro: le sue parole

Intervistato dal Quotidiano Sportivo, Beppe Bergomi ripercorre le tappe principali della sua lunga carriera all’Inter.

GLI INIZI – «Cominciai dai giovanissimi. Mi allenava un emiliano della provincia modenese, Arcadio Venturi, un ex della Beneamata e della Roma. Gli debbo tantissimo. Se guardo al palmares di coetanei o quasi come Paolo Maldini e Franco Baresi sarei tentato di dire che ho vinto poco. Solo che…»

SOLO CHE… – «In verità è stato tutto giusto. Forse in certi periodi avrei accumulato trofei indossando altre maglie, eppure non faccio cambio, sono felice di averne indossata soltanto una, azzurro a parte».

SE FU LIPPI A FARMI SMETTERE? – «Non esattamente. Marcello venne ad allenare l’Inter, aveva pieni poteri e decise di cambiare. Me lo disse con correttezza. Io allora andai da Moratti. Il presidente mi propose di scegliere la squadra che volevo per proseguire la carriera. Io ero ancora integro, un anno prima avevo disputato il quarto mondiale con il ct Maldini e nel club ero compagno del mitico Ronaldo, uno che al primo allenamento mi fece un pallonetto sulla testa e segnò un gol prima ancora che potessi girarmi!. Ma mi guardai allo specchio e compresi che non potevo indossare un’altra maglia».

COME MAI NON SONO PIÙ TORNATO ALL’INTER? – «A volte se ne è parlato, mai però concretamente. Intanto era arrivata la tv, nella mia vita».

SULLE CRITICHE DEI TIFOSI DA OPINIONISTA – «Sai, la tv ha il potere di dividere. Tu mi conosci, io sono interista dentro, se non sto facendo la telecronaca la partita della Beneamata manco riesco a guardarla, mi agito troppo. Ma sul lavoro, a Sky, debbo rispettare la sensibilità di tutti».

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