Hanno Detto
Bergomi: «Scudetto? All’80% lo vince il Milan. Sacchi sbaglia, l’Inter gioca un bel calcio»
Beppe Bergomi alla vigilia della finalissima di Coppa Italia e della volata scudetto analizza la situazione in casa Inter
Le parole di Arrigo Sacchi hanno richiamato l’attenzione di quasi tutti gli addetti ai lavori. L’Inter gioca davvero un calcio vecchio? Alla vigilia della finalissima di Coppa italia con la Juventus, Beppe Bergomi ha provato a dare una risposta e ovviamente ad analizzare tutte le chiavi della volata finale per i nerazzurri. Impegnati su due fronti.
DOPPIETTA – «Se l’Inter non dovesse vincere la Coppa, potrebbe poi accusare il colpo domenica sera a Cagliari, contro una squadra rinata grazie al gol di Salerno al 99′ e costretta a sua volta a vincere. Se Handanovic alzerà la Coppa, credo che poi l’Inter supererà Cagliari e Sampdoria. Altrimennti…»
BASTONI – «Molto. Per un tratto di stagione è stato l’uomo in più. Pur giovane, è esperto e tecnico. Anche in marcatura è cresciuto, poi come i compagni può andare in difficoltà a campo aperto. Ma lo stesso succede ai difensori della Juve. Non a quelli del Milan, che sono più veloci».
DE VRIJ – «Mi stupirei molto. De Vrij avrà uno dei compiti più delicati, in marcatura su Vlahovic. In questo momento tutti criticano Dusan perché non segna, ma lui fa tante cose utili. La chiave è impedirgli di girarsi e vedere la porta. De Vrij avrà un ruolo chiave»
SCUDETTO – «All’80% lo scudetto lo vincerà il Milan. E’ una squadra in flusso che sente il traguardo vicino e che le cose arrivano, ma perché le vai a cercare. Erano sotto con Lazio e Verona, ma le hanno ribaltate. Vedo molto improbabile che sbaglino due partite»
POLEMICA SACCHI – «Sacchi vorrebbe che tutte le squadre andassero a recuperare palla sulla trequarti avversaria. Questo l’Inter lo fa a sprazzi, ma ciò non significa giocare come negli anni 60, perché i nerazzurri molto spesso portano sei-sette uomini oltre la linea della palla, esprimendo un calcio bellissimo. Sacchi è stato un po’ ingeneroso. Anche se è vero che Milan e Atalanta ti vengono a prendere un po’ più in alto».