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Bergomi: «Inzaghi giusto dopo Conte. Per l’attacco…»

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L’ex capitano dell’Inter, Giuseppe Bergomi, ha parlato a tutto tondo del suo vecchio club e di ciò che le aspetta in Serie A

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex difensore e capitano dell’Inter, Giuseppe Bergomi, ha parlato di quello che sta passando il suo vecchio club e di ciò che le aspetta in Serie A.

PIU’ DEBOLE – «La squadra è più debole senza Lukaku e Hakimi. Pesa soprattutto la cessione del belga, era il leader emotivo, aveva attratto a sé tutti. La società però, considerate le difficoltà in cui si trova la proprietà, ha operato bene. Dico che hanno lavorato bene perché perso Eriksen hanno preso Calhanoglu. A destra poi è arrivato un buon giocatore come Dumfries. Ora c’è bisogno di un’altra punta che dia profondità, se la trova resta competitiva per lo scudetto, ma se centra la qualificazione alla Champions avrà fatto il suo».

ATTACCO – «Con Conte la profondità la dava Lukaku, alla Lazio Immobile. Dzeko è ottimo nel movimento incontro, però a Lukaku sulla palla lunga non gli stai dietro. Serve uno che vada profondo. Thuram ha giocato sempre da esterno, Correa conosce il campionato italiano. Zapata forse era il profilo migliore, poi ci sarebbe il francese Edouard del Celtic, un’idea niente male».

INZAGHI – «Il gol che hanno fatto contro la Dinamo Kiev a Monza, con tutti colpi di tacco, sono quelli tipici della Lazio. L’Inter sarà più abile nel fraseggio corto, dopo due anni di Conte Inzaghi può essere il profilo giusto per entrare nella testa dei giocatori. È cresciuto tanto, può portare le sue idee e la gestione degli uomini sarà diversa. Il cambiamento può essere positivo, non ci deve spaventare. Poi è chiaro, Conte è un fuoriclasse assoluto».

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