Hanno Detto
Bergomi: «Inter l’anno scorso non era più forte ma più brava. È in prima fila, ma attenzione al Milan…»
Bergomi: «Inter l’anno scorso non era più forte ma più brava. È in prima fila, ma attenzione al Milan…». Le parole dell’ex nerazzurro
Beppe Bergomi parla così al Corriere dello Sport dell’Inter e della griglia scudetto in vista della stagione in arrivo.
INTER – «Continuo a pensare che non sia stata la più forte, ma la più brava. Ha avuto determinazione e voglia che le hanno permesso di fare quel gran campionato. La metto in prima fila, sì, ma se non ci mette la stessa cattiveria agonistica l’esempio ce l’ha lì davanti: il Napoli dell’anno scorso. Le altre poi ripartono con grandi motivazioni. Hanno cambiato tutte tranne l’Atalanta e per esperienza personale posso dire che quando ho vinto è sempre stato negli anni di cambiamento. Quando arrivano anche 4-5 giocatori nuovi, che magari hanno fame e con allenatori che gli danno quel qualcosa in più, tutto si può azzerare».
MILAN E JUVENTUS – «Il Milan, che è arrivato secondo e ha fatto buoni acquisti, lo colloco in prima fila con l’Inter. E secondo me può partire bene la Juventus, che l’anno scorso tra le difficoltà ha comunque raggiunto il risultato. Di buono nella Juve c’è che società, allenatore e ambiente sono tutti allineati. Anche con questa strategia di mercato che in parte può penalizzarla, ma hanno fatto una scelta condivisa e tutti stanno dando grande disponibilità al cambiamento che sta portando Thiago Motta. E poi sono curioso di capire la Roma: sotto l’aspetto tecnico sta facendo acquisti che mi piacciono molto, poi mettere tutti insieme quei giocatori offensivi di talento non è facile. Se De Rossi riesce, la squadra è forte tecnicamente…».
NAPOLI DI CONTE – «La cosa bella di Conte è che in 10-15 giorni ti dà un’organizzazione: la squadra va in campo e sa cosa fare. Questo è fondamentale per l’aspetto tecnico-tattico, per la disciplina e per riuscire a tenere l’ambiente unito. Senza coppe e partendo dal decimo posto potrà tirare fuori il massimo da tutti. Il Napoli è lì, assieme alle squadre nominate prima. Mai come quest’anno, in previsione di una Champions più impegnativa, l’assenza di coppe può rappresentare un vantaggio».