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Barella, il capitan futuro dell’Inter è sempre più un tuttocampista

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Continuità, duttilità, polmoni e assist: Nicolò è imprescindibile per Inter, di cui sarà capitano, e Nazionale

Nicolò Barella è il classico personaggio che anche un tifoso avversario può soltanto ammirare. Magari a denti stretti, perché lo vorrebbe dalla propria parte. Carattere, vita privata, continuità, completezza tecnica e psicofisica ne fanno un centrocampista di livello superiore. Che non a caso l’Inter sta cercando di blindare rinnovandogli l’attuale contratto, in scadenza nel 2023 a cifre di saldo, vista la nuova dimensione di Barella.

Arrivato all’Inter nel 2019, scrive Gazzetta.it,  è entrato nello spogliatoio in punta di piedi. Conte ha anche aspettato a sguinzagliarlo in campo, prima voleva lavorarci ad Appiano. Poi però Barella non è più uscito. Anche perché nella sua maturazione va inserita pure la gestione dei nervi. A causa di foga e proteste timbrava spesso il cartellino sbagliato. L’anno scorso invece per squalifica ha saltato soltanto il “suo” Cagliari. Nello spogliatoio gli vogliono bene tutti, ma il rapporto con Brozovic resta unico. Vicini e indispensabili in campo, i due maratoneti sono anche compagni di camera e di gag. Il “dove sei Bare” di Epic Brozo sui social spopola. Rientrando dalla vittoria di Reggio, sabato notte sono stati B&B a fare la spesa in autogrill per tutta la squadra. Non a caso Nicolò viene già indicato come prossimo capitano dopo Handanovic. Sa leggere i momenti, inserirsi in area e sfornare assist: sono già 5 in questo campionato. Barella inoltre non tradisce mai. Malgrado giochi ogni tre giorni (nazionali comprese), non prende un’insufficienza nemmeno a pagarlo. E non scherza nemmeno alla voce duttilità. Inzaghi lo utilizza anche come vice Brozo (però così vengono a mancare i suoi strappi) e come mezzala sinistra quando ci sono Vidal o Vecino

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