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Bagni convinto: «L’Inter può tornare in finale di Champions, tra Lautaro ed Osimhen scelgo…»

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L’ex calciatore di Inter e Napoli, Salvatore Bagni, ha voluto dire la sua in vista della finale di Supercoppa Italiana

Intervistato dal Corriere dello Sport, Salvatore Bagni, doppio ex di Inter e Napoli, si è espresso così in vista della finale di Supercoppa Italiana di domani tra le due squadre.

SIMILITUDINI TRA IL NAPOLI DELL’ANNO SCORSO E QUESTA INTER? – «Come rendimento e gioco direi proprio di sì. L’Inter, a differenza del Napoli, non è riuscita ancora a staccare chi le sta dietro, ma gioca benissimo, a memoria, crea tanto, è bella da vedere.
Ha tutto per vincere. Ciò che ha fatto il Napoli, a certi livelli, con quei distacchi, credo sia irripetibile. L’Inter sta facendo tutto, ma non ha ancora vinto il campionato perché c’è un’inseguitrice valida come la Juve
».

SPALLETTI E INZAGHI HANNO QUALCOSA IN COMUNE? – «Partiamo da un presupposto:
questo è il terzo anno che l’Inter cerca di vincere il campionato. In un’occasione ci è andata molto vicina, perdendolo come sappiamo tutti a Bologna. È partita sempre favorita, anche l’anno scorso. Il Napoli no, fu una sorpresa, l’obiettivo iniziale era quello di tornare in Champions. Il percorso di Inzaghi e Spalletti quindi è stato assolutamente differente, ma qualcosa in comune c’è: l’affiatamento che hanno dimostrato le loro squadre
».

CHI METTO IN PANCHINA TRA OSIMHEN DELL’ANNO SCORSO E LAUTARO DI QUEST’ANNO? – «Nessuno dei due, uno è una prima punta, l’altro no, ma sono entrambi determinanti. Osi fa reparto da solo, Lautaro è più tecnico. Giocano per la squadra e questo favorisce anche il rendimento dei compagni».

FINO A CHE PUNTO PUÒ SPINGERSI L’INTER? – «Fino alla finale di Champions, proprio come l’anno scorso, ma sono fiducioso anche per il Napoli contro il Barcellona. L’Inter è impressionante per qualità e varietà di gioco, è dura trovare un centrocampo così completo. Non vedo perché non possa arrivare in fondo».

LAUTARO CONTRO SIMEONE, SFIDA ARGENTINA – «Se domandiamo a 100 persone neutrali come finirà, direbbero tutte Inter, ma le finali vanno sempre giocate. Il Napoli ha fatto una partita oculata contro la Fiorentina e credo farà lo stesso domani. Quanto a Simeone,
quest’anno partiva da terzo, dietro anche a Raspadori, gli faccio i complimenti, si fa sempre trovare pronto. Lautaro invece c’è sempre, è una garanzia
».

COME GIOCHERÀ IL NAPOLI? – «Credo ancora a 3. Per esigenza, ma non solo. Il suo primo Napoli aveva quel marchio di fabbrica. Al suo arrivo s’è dovuto adeguare, seguendo la filosofia del presidente e per come era stata costruita la squadra, ma l’acquisto di Mazzocchi credo sia indicativo. Ha voluto più copertura e giocatori abituati a quel sistema di gioco».

SUI NUOVI ACQUISTI DEL NAPOLI – «Lindstrom è stato preso per fare da rincalzo a Politano, ma s’è intristito, quello sulla fascia non è il suo ruolo e non so quale sarà il suo futuro. Per questo credo sia stato preso Ngonge. Traore nell’ultimo anno e mezzo ha giocato poco: un trequartista che penso farà la mezzala, che ha i gol nel suo repertorio. Deve trovare la condizione fi sica, potrebbe essere utile per il finale di campionato».

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