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Azzi svela i suoi idoli: «Da piccolo era Ronaldo il fenomeno. Gli ho visto fare cose pazzesche»

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Azzi ha parlato del campionato attuale e ha svelato i suoi idoli di infanzia. Ecco le dichiarazioni del laterale del Cagliari

Paulo Azzi, laterale del Cagliari, ha parlato a La Nuova Sardegna dei suoi idoli di infanzia. Uno di questi è un ex Inter. Ecco le sue dichiarazioni:

AZZI – «Sono maturo come calciatore e come uomo. E’ un buon momento, mi sento bene. So che posso ancora dare tanto. Quello che succederà in futuro non lo so ma la mia voglia di allenarmi e migliorare è rimastaa intatta».

DAVIDE NICOLA E CLAUDIO RANIERI – «Da entrambi ho imparato a fare gruppo, il rispetto, valori importanti per entrambi. Le abitudini sono le stesse, facciamo colazione e pranzo insieme. Un modo per parlare, confrontarci, cementare il rapporto tra di noi».

RITORNO DI RANIERI IN PANCHINA – «Conoscendo la sua passione per il calcio, a 73 anni ha ancora una voglia matta. Quando ho sentito che poteva andare alla Roma mi ha fatto piacere. Lui è nato nella capitale, è noto l’affetto che ha per quei colori. Sono convintissimo che farà un bel lavoro».

L’ESPERIENZA CON SIR CLAUDIO – «Mi ha colpito la sicurezza in quel che fa, è un uomo che cura ogni dettaglio da quello tecnico all’aspetto psicologico. Io sono arrivato qui insieme a lui nel gennaio del 2022, il Cagliari era indietro, non era facile centrare la promozione. Lui dal primo giorno diceva: lavoreremo sodo e vedrete che alla fine raccoglieremo qualcosa di importante. Ci ha tirato su e dato entusiasmo. Ha avuto ragione e l’obiettivo è stato centrato».

PAREGGIO CON IL MILAN – «Il calcio è fatto anche di episodi. Un momento così può cambiare la stagione. L’anno scorso il pari con l’Udinese ci ha dato la carica e da quel momento le cose hanno funzionato per il verso giusto».

IDOLI – «Del passato Ronaldo il fenomeno, gli ho visto fare cose pazzesche. Il punto di riferimento oggi è Neymar, giocatore che ha ancora molto da dare al calcio. Mio padre tifa Santos, ho visto emergere la sua carriera. E’ un campione».

QUI L’INTERVISTA INTEGRALE

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