Antonello rivela: «C'è questo PROBLEMA con lo stadio, ecco cosa cambia con Oaktree» - Inter News 24
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Antonello rivela: «C’è questo PROBLEMA con lo stadio, ecco cosa cambia con Oaktree»

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Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato di diversi argomenti riguardanti il club nerazzurro

Alessandro Antonello, amministratore delegato area corporate dell’Inter, ha parlato sul palco del Festival della Serie A che si sta svolgendo a Parma. Il dirigente nerazzurro ha trattato diversi argomenti riguardanti il club di Viale Liberazione.

PASSAGGIO DI PROPRIETA’ – «C’è stato in modo abbastanza naturale. La cosa importante è che le ambizioni del club non sono modificate. L’obiettivo e il DNA dell’Inter sono quelli di continuare a lottare per le posizioni più alte perché questa è la nostra storia. Ci auguriamo che questo nuovo capitolo possa proseguire nel segno dei successi che abbiamo ottenuto negli ultimi anni»

COSA CAMBIA CON OAKTREE – «Il principio che ha sempre guidato la governance degli ultimi anni è quello che affronteremo con la nuova proprietà, che è sempre il concetto della delega che viene data ai manager e anche al nuovo presidente Marotta, a cui faccio ancora i complimenti, è sinonimo di stabilità, garanzia ed esperienza. Dare ancora fiducia ai manager che hanno ottenuto risultati negli ultimi anni è un elemento in comune, indipendentemente che la proprietà sia una famiglia oppure un private equity. Nel momento in cui vengono riconosciute le competenze e viene data una delega a operare, il resto viene da sé con il lavoro»

CAPITOLO STADIO – «È sotto gli occhi di tutti che in questo Paese esiste un problema, gli impatti burocratici non aiutano sicuramente gli investitori a realizzare le opere infrastrutturali in Italia. Abbiamo presentato un progetto nel 2019 nel Comune di Milano e ancora oggi siamo in una piena discussione e non abbiamo ancora visto la fine di questo iter procedurale. Dall’altro lato siamo stati costretti ad avere un piano B, che è quello di avere un impianto di proprietà a Rozzano, stiamo perseguendo quella strada, abbiamo un’esclusiva fino a fine gennaio per valutare questa area. È chiaro che l’alternativa che c’è ancora sul terreno è quella di una possibile ristrutturazione di San Siro, che il sindaco di Milano ha messo in mano WeBuild e i risultati li vedremo a fine giugno. La cosa fondamentale è dare la possibilità a club come il nostro di poter competere a livello internazionale e, se non si hanno le infrastrutture, diventa sempre più difficile perché il gap che oggi abbiamo in termini di ricavi che vengono generati da nuovi impianti è troppo importante per non riuscire a coprirlo. Quello che voglio dire a tutti i tifosi interisti e a tutti gli appassionati di calcio è che è necessario avere delle infrastrutture moderne per fare sì che i nostri tifosi possano venire e gioire in un ambiente che riteniamo consono, che oggi San Siro garantisce, ma con lacune dovute agli anni. È necessario intervenire assolutamente»

SALUTE DEI GIOCATORI CON I TANTI IMPEGNI – «È un fenomeno che risale a 2-3 anni fa e che viene affrontato oggi in maniera molto importante. È chiaro che un club sportivo deve ambire e asprirare a partecipare a quante più manifestazioni sportive per cercare di vincerle, questo è lo sport, e un club come il nostro deve cercare di fare il meglio. L’interesse però di tutte le società è la tutela della salute dei nostri calciatori, quindi combinare un impegno prolungato dei nostri giocatori con la salute fisica forse è l’aspetto che ci interessa di più tutelare. Non possiamo però rinunciare a competizioni perché, per il lustro e per l’opportunità di dare visibilità a livello internazionale al club, sarebbe come violare un po’ la nostra identità valoriale. La salute dei calciatori è una delle priorità che abbiamo ed è per questo che la rosa che abbiamo costruito per vincere lo scudetto riteniamo possa affrontare le competizioni che ci riguarderanno»

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