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Decreto crescita, Canovi: «Bisogna agevolare seconde squadre»

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L’operatore di mercato, Alessandro Canovi, si è espresso sul decreto crescita attraverso un’intervista rilasciata a Tuttomercatoweb

Nell’intervista concessa a Tuttomercatoweb il noto operatore di mercato, Alessandro Canovi, si è espresso sul decreto crescita che influnzerà anche il mercato dell’Inter. Ecco le sue parole:

«Bisogna capire cosa è l’industria calcio, per è un patrimonio della nostra cultura. Non ci sono delle regole in grado di metterla in risalto. Il Decreto Crescita era un mezzo ma bisognerebbe aiutare il sistema con gli stadi, le seconde squadre. Quest’industria fa parte della nostra cultura, la politica dovrebbe fare dei discorsi più organici. Servirebbe un’attenzione maggiore. Oggi il 90% dei club non ha uno stadio proprio. Se vuoi veramente aiutare il vivaio italiano non diminuisci gli stranieri ma devi agevolare le seconde squadre che oggi sono solo dei costi perché è sempre più difficile fare ricavi. I club per cercare di abbassare i costi hanno adottato il Decreto Crescita. Non penso comunque che cambierà molto. Ma il problema reale è un altro. Dagli stadi ai vivai. La politica non aiuta. In Spagna hanno tutti le seconde squadre e quasi tutti hanno la proprietà dello stadio. Noi abbiamo le due squadre di Roma e Milano senza lo stadio di proprietà. Per aiutare i calciatori italiani bisognerebbe agevolare il sistema per fare le seconde squadre bisognerebbe prendere esempio dalla Spagna, dove comunque le squadre sono composte da tanti stranieri ma continuano a produrre calciatori spagnoli».

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