Hanno Detto
Capello sta con Inzaghi: «Lo promuovo, e se fa così resta il favorito»
L’ex allenatore della Juventus, Fabio Capello, ha parlato di Simone Inzaghi e del momento dell’Inter dopo la sconfitta di mercoledì
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore, Fabio Capello, ha parlato del momento dei nerazzurri dopo la sconfitta con il Bologna:
INZAGHI – «Io promuovo Inzaghi. Lo stiamo processando per una papera del portiere. Vedo voti altissimi al Bologna: meritati per impegno e generosità, ma l’Inter ha attaccato per 90’, il Bologna ha fatto un tiro e mezzo. E vinto».
PORTIERI – «Radu, Buffon, Meret. Troppi. I portieri sono bravi con le mani, non sempre di piede: se pressati in velocità soffrono. Non voglio dare contro la costruzione dal basso, ma sarebbe bene rendersi conto che all’estero si va più veloce e verticale e si evitano quei tocchi rischiosi in zone pericolose. Siamo rimasti indietro. Bene impostare dal basso, ma fallo se hai talento. Così paga Radu e mi spiace umanamente. La rimessa laterale era “indecisa” e Radu non ha quasi mai giocato: questo forse è un errore, l’intesa in partita non si trova in un giorno».
PENSIERO DI SACCHI – «Non sono d’accordo con Arrigo: l’Inter gioca un buon calcio, a tutto campo. L’ho vista pressare spesso in attacco. Ha fasi diverse: a volte si chiude, altre va avanti con tanti uomini. È quella che segna di più e subisce meno gol. Non credo che il suo calcio sia preistorico. E comunque: per giocare un calcio più evoluto devi avere giocatori di qualità, oltre ad avere idee e saperle trasmettere».
CONTE E INZAGHI – «La squadra era praticamente la stessa di Conte, tranne Lukaku e Hakimi, due uomini fondamentali che consentivano velocità e profondità in attacco. Inzaghi ha dovuto cambiare: per arrivare in porta ha bisogno di più passaggi. E poi l’asse di Conte era a destra, con Hakimi e Barella, mentre il meglio quest’Inter lo dà a sinistra con Calhanoglu e Perisic che sta disputando una stagione straordinaria. Piuttosto: chiediamoci perché giocatori dominanti come Lukaku e Hakimi facciano fatica in tornei più competitivi. Anche Abraham in Inghilterra non era così forte».
PIANO B INZAGHI – «All’inizio sì, gli mancava il piano alternativo, però negli ultimi tempi ha cominciato a cambiare, soprattutto in attacco».